Nella giornata di ieri, al rientro dal cortile passeggi, un detenuto ha aggredito con schiaffi e pugni l’agente addetto al controllo.
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Resta alta la tensione nella Casa Circondariale di Sollicciano, a Firenze, dove ieri si è contato l’ennesimo grave episodio di violenza ai danni di un poliziotto in servizio. A dare la notizia è Francesco Oliviero, segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Ancora un fine settimana di follia nel carcere fiorentino. Un detenuto italiano, noto per le sue intemperanze e la sua ostilità al rispetto delle regole, nella giornata di ieri al rientro dal cortile passeggi e senza nessun motivo ha aggredito con schiaffi e pugni l’agente addetto al controllo. Solo con l’ausilio di altro personale di Polizia presente si è riuscito a bloccare il ristretto e portarlo nella propria cella. Doveva essere sottoposto a visita medica, ma appena ha visto il medico ha iniziato a lanciare dalla cella pezzi di ceramica staccati dal bagno. Uno di questi ha colpito l’agente di Sezione, fortunatamente ad un cm dall’occhio. Il poliziotto è stato trasportato al locale nosocomio cittadino ove sono stati messi 5 punti di sutura e diagnosticato una prognosi di 10 giorni”. Il sindacalista evidenzia che “da tempo, come SAPPE, denunciamo che il carcere di Sollicciano è fuori controllo: quella di ieri è la aggressione numero 19 dall’inizio dell’anno nei confronti del personale di Polizia. Non si comprende la mancanza di provvedimenti risolutivi da parte dell’Amministrazione Regionale e Nazionale. Il personale è ormai allo stremo ed ha perso ogni serenità lavorativa. L’Amministrazione penitenziaria deve farsi carico del problema e attuare tutte le misure necessarie per far si che il personale dell’Istituto fiorentino possa svolgere il proprio turno lavorativo in sicurezza”.
“Il quadro di insieme dell’ennesimo evento critico evidenzia, più di mille parole, l’alta tensione delle carceri piemontesi”, sottolinea il segretario generale del SAPPE Donato Capece, che rivolge all’Agente ferito espressioni di vicinanza e solidarietà. “Nell’anno 2023, in Toscana, si sono contate 624 colluttazioni e 59 ferimenti, 172 e 13 solamente a Sollicciano. Nelle carceri della Nazione e della Toscana in particolare serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, prosegue il leader del SAPPE, che si appella ai vertici del DAP affinchè creino le condizioni “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”. “Servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta! Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, conclude Capece. Fonte: SAPPE