PISA. Numerosi i messaggi di cordoglio condivisi sui social.
Era un volto familiare per molti: Said El Asri, un senza fissa dimora che trascorreva i suoi pomeriggi sotto il porticato della Coop di Via di Gello a Pisa. Un uomo che non chiedeva nulla, ma che, con il suo sorriso e la sua serenità, riusciva a lasciare un’impronta nei cuori di chi lo incontrava. Sempre dignitoso, accettava con gratitudine ciò che gli veniva offerto, scambiava qualche parola con chiunque si fermasse e sembrava vivere in armonia con la sua scelta di vita.
“Era un’anima persa nel rumore del mondo, ma non dimenticata. Che la sua memoria ci ispiri a vedere chi spesso rimane invisibile“, si legge sulla pagina Facebook della Caritas Diocesana di Pisa. “Hai vissuto la tua vita sempre con dignità e gentilezza. Grazie per tutte le volte che ci hai accolti nel tuo ‘salotto’ parlando di tutto, dalla chimica alla geografia, dalla politica alla musica, per aver condiviso sorrisi e cultura, ci mancherai“, hanno scritto dall’Associazione di volontariato Amici della Strada.
Said non si adattava facilmente alla vita ospedaliera: non resisteva più di un giorno in un letto, rifiutava la sicurezza di un tetto e dei pasti pronti, preferendo la libertà di vivere alla giornata e dormire sotto il cielo della notte. Nonostante le difficoltà, traspariva in lui una felicità che, forse, alcuni avrebbero faticato a comprendere. Ma quella serenità non passava inosservata a chi lo osservava con occhi attenti.
“Appariva felice e mi piace pensare che lo fosse davvero, a dispetto di chi non lo è nonostante tutto il necessario e il superfluo che si può permettere“, racconta una persona che lo ha conosciuto. Un ricordo che rimarrà vivo nelle persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Oggi, con la sua scomparsa, ci resta la lezione di un uomo che ha scelto la sua libertà, accettando con grazia ciò che la vita gli offriva. “Buon viaggio, Said“, si legge in un commovente tributo di chi lo ha incontrato. Fonte: Sei di Pisa se. Post di Marina Pippi