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Un ambulatorio per il “follow up” dopo la terapia intensiva all’ospedale Lotti

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Attivo all’ospedale di Pontedera l’ambulatorio di follow up rivolto ai pazienti  dimessi dopo un lungo ricovero in terapia intensiva.

Dallo scorso mese di dicembre  ha preso il via all’ospedale ‘Lotti’ di Pontedera l’ambulatorio di follow up rivolto ai pazienti  dimessi dopo un lungo ricovero in terapia intensiva.

L’ambulatorio è gestito dalla struttura di Anestesia e rianimazione di Pontedera diretta da Paolo Carnesecchi e – al momento in via sperimentale – si avvale della collaborazione della struttura di Psicologia di continuità ospedale-territorio, diretta da Patrizia Fistesmaire.

A seguito della pubblicazione di numerosi studi clinici realizzati negli ultimi 20 anni e alla creazione di due grandi siti web dedicati ai malati lungodegenti in Terapia intensiva (‘ICU steps’ e ‘Ards Foundation‘) si è riscontrata una crescente necessità di informazione ed educazione a sostegno di questa tipologia di pazienti, ma ancora oggi, non esistono programmi di follow up standardizzati. Le evidenze maggiori, emerse dalla letteratura, indicano il bisogno di creare programmi post-cure intensive basate su un modello multidisciplinare che coinvolga medici intensivisti, psicologi e infermieri di rianimazione.

Anche la Regione Toscana, nel 2022, ha recepito questa necessità ed ha patrocinato la creazione dell’associazione TI DO AIUTO, tra i cui soci fondatori è presente proprio Paolo Carnesecchi. Obiettivo dell’associazione è collaborare con le istituzioni e la società civile, per svolgere un’azione costante e duratura di umanizzazione delle cure in terapia intensiva, di accompagnamento e di supporto alle persone guarite da gravi malattie acute. Questa azione si basa su concetti di solidarietà e trova nel prendersi cura una sua concreta applicazione. Il più importante principio ispiratore dell’associazione è la tutela della dignità umana e dei soggetti fragili. Per maggiori  approfondimenti è possibile consultare la pagina web www.tidoaiuto.it.

È noto, infatti, che dopo un lungo ricovero in rianimazione possano emergere gravi sequele fisiche, nutrizionali, algiche (post-intensive care syndrome PICS), psicologiche e cognitive che, per mesi o addirittura anni, influiscono negativamente sulla qualità della vita di questi pazienti.

“Il servizio ambulatoriale di follow up – evidenzia Cecilia Sordi, dirigente psicologa – è condotto da specialisti in area critica e può essere molto utile nella diagnosi precoce e nella gestione delle sequele post ricovero rianimatorio. L’ambulatorio è nuovo e nasce da una sperimentazione di collaborazione tra discipline con lo scopo di favorire la guarigione fisica del paziente e migliorarne la qualità della vita, anche attraverso la rielaborazione dell’esperienza traumatica vissuta durante la degenza in rianimazione.

Il primo contatto con i pazienti inclusi nel programma avviene già durante il ricovero, con la distribuzione di brochure informative, o in un secondo tempo per via telefonica”.

Le visite di follow up si svolgeranno a 3 e 9 mesi dalla dimissione e saranno l’occasione per discutere con i pazienti delle esperienze legate al ricovero in rianimazione, a cui spesso sono associati ricordi confusi, frammentati o distorti, utili per intercettare sia problematiche organiche che bisogni psicologici o deficit neuropsicologici, da approfondire con visite specialistiche. Sono previsti 90 minuti di colloquio vista la delicatezza degli argomenti trattati.

Queste visite permetteranno di evidenziare eventuali  morbidità  psicologiche (come disturbi post traumatici, o deficit cognitivi) e di riscontrare l’eventuale necessità di avviare percorsi riabilitativi fisici o psicologici.

Nel percorso verranno coinvolti i familiari e i caregiver dei pazienti.

Tutto quello che emergerà dal colloquio verrà comunicato anche al medico di famiglia, tramite una relazione scritta, affinché possa essere supportato dagli specialisti ospedalieri nella presa in carico di questi particolari pazienti.

È importante precisare che l’ambulatorio fornirà inoltre un prezioso feedback agli operatori sanitari per valutare la qualità dell’assistenza sanitaria erogata e migliorare la pratica clinica.

Per offrire un servizio più completo, si sta valutando l’utilità di incaricare gli infermieri, figure fondamentali della presa in carico e nella cura, di redigere un diario di ricovero da condividere con i pazienti durante il follow up e anche la possibilità di far visitare i locali della Terapia intensiva, qualora il paziente lo desideri.

Le figure di riferimento per l’ambulatorio sono Carmela D’Angelo, Denise Lazzeroni e Francesca Tosi, referenti per la terapia intensiva dell’ospedale Lotti, Cecilia Sordi, referente per la struttura di Psicologia di continuità ospedale-territorio nell’ambito territoriale della Valdera, e Silvia Morandi, coordinatrice infermieristica della terapia intensiva.

L’ambulatorio avrà una cadenza mensile e saranno inclusi nel programma i pazienti che volontariamente avranno accettato la valutazione. Sarà anche possibile contattare i referenti dell’ambulatorio tramite l’indirizzo mail [email protected].

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