Elena Margherita Pala, consigliera di maggioranza del Comune di Montecatini Val di Cecina, ha rassegnato le dimissioni.
Le dichiarazioni di Elena Margherita Pala:
“Ci tengo ad informare i cittadini di Montecatini che venerdì 20 gennaio ho rassegnato le mie dimissioni dal Gruppo Consiliare di Maggioranza del nostro Comune.
Dopo quasi 15 anni di leale collaborazione con il Sindaco, e quasi 5 anni con l’attuale Maggioranza, a seguito della chiusura della Scuola secondaria di primo grado Donegani si sono create forti, e per me invalicabili, divergenze in merito sia al metodo che alle decisioni prese per la gestione di questa situazione.
Mi sono opposta in tutti i modi all’acquisto dei moduli decisa nella Giunta dell’undici gennaio, con l’avvallo pressoché unanime del resto dei consiglieri di maggioranza, una volta appresa la disponibilità del Comune di Volterra a concederci tre classi al piano terra dell’attuale Scuola primaria di Saline che avrebbe assicurato agli alunni un ambiente scolastico più confortevole rispetto ai moduli prefabbricati, avrebbe evitato di perdere le iscrizioni dei salinesi che già si stavano paventando e avrebbe inoltre fatto risparmiare 250mila € circa per l’acquisto e messa in funzione dei moduli.
Ho provato anche nei giorni seguenti a rapportarmi e a ragionare di tutti i vari aspetti di questa vicenda col Gruppo di Maggioranza, ma sono sempre rimasta isolata di fronte alla considerazione che la decisione era stata presa e non si poteva più tornare indietro.
In questi giorni mi ero permessa anche di aprire un confronto con alcuni genitori per cercare di capire la loro posizione e per fornirgli maggiori informazioni, mossa dalla volontà di fare il bene di questa comunità e a tutela del benessere dei nostri alunni.
Mi sono trovata così a dover prendere atto che a seguito di questa mia iniziativa (4 telefonate!) il Sindaco, in data 19 gennaio, ha inviato un’informativa a tutti i genitori in cui, in grassetto sottolineato, si è sentito in dovere di dichiarare che le mie personali opinioni, per quanto legittime e rispettabili, non avevano alcun valore. Ne ha approfittato anche per ribadire che la scelta dei moduli non poteva più essere oggetto di discussione nonostante fossero cambiati in parte i presupposti su cui i genitori si erano espressi (Scuola di Saline in un unico edificio, posizionamento dei moduli possibile anche sull’asfalto di Piazza XXV Aprile, costo dei moduli), e nonostante non sia stato ancora assunto nessun impegno di spesa in quanto non è ancora finito l’iter autorizzativo.
Preso atto della posizione del Sindaco nei miei confronti, e della volontà di precludere qualsiasi forma di dibattito dall’assemblea che sarà convocata con i genitori prossimamente, non mi era rimasto altro da fare che rassegnare le mie dimissioni dal Gruppo Consiliare di Maggioranza.
Ne approfitto per esprimere alcune considerazioni su questa vicenda.
Primo: la Scuola Donegani di Montecatini non è, nel modo più assoluto, a rischio chiusura perché temporaneamente, e in via del tutto eccezionale, la didattica viene trasferita alla Scuola primaria di Saline che si trova a un chilometro di distanza dal nostro confine comunale. In questo periodo Montecatini non perderà il servizio scolastico secondario di primo grado né perderà la propria “Scuola del territorio”. E’ giusto chiarire però che “Scuola del territorio” non significa scuola di un preciso luogo geografico, ma significa scuola di una grande comunità composta da tante piccole realtà che si tengono per mano e che soprattutto nel momento del bisogno donano e sanno ricevere ospitalità. E’ solo con questi presupposti che una scuola diventa simbolo identitario di un luogo e di una comunità compatta e solidale.
Secondo: i moduli scolastici prefabbricati sono degli strumenti emergenziali da utilizzarsi in mancanza di altre soluzioni e mai e poi mai dovrebbe essere permesso il loro utilizzo per motivi di campanilismo. Questo a tutela del diritto degli alunni a degli ambienti scolastici confortevoli. Perché anche nella malaugurata ipotesi del rischio di chiusura della scuola, questo problema dovrebbe essere affrontato da noi Amministratori, genitori e cittadini adulti ma mai sacrificando dei ragazzi/bambini dentro dei containers.
Terzo: da ex Consigliera di Maggioranza con delega al Bilancio, per non far apparire la mia opinione mossa da considerazioni troppo “venali” ai miei colleghi, e ai genitori con cui mi ero confrontata, avevo proposto l’idea di utilizzare le risorse destinate ai moduli per ulteriori migliorie sull’immobile della Donegani aggiuntive rispetto a quanto previsto nella ristrutturazione (ad es. il rifacimento del campino adiacente la scuola, l’acquisto di nuovi arredi e nuovi laboratori, ecc.).
Esposte queste mie considerazioni, personali e soggettive, rimane il fatto, per ultimo ma non assolutamente per importanza, che un’amministrazione pubblica ha sempre il dovere, sancito dalla legge, di operare secondo i principi di efficienza ed economicità perché si possa ritenere il suo operato efficace e corretto, e questa è materia oggetto di controllo da parte della Corte dei Conti.
Solo non ufficializzando, e quindi non mettendo agli atti del Comune, la disponibilità dell’Amministrazione di Volterra per la Scuola primaria di Saline si può politicamente e amministrativamente sostenere l’operazione moduli dal punto di vista contabile.
Come solo con questa premessa si può pensare di presentarsi di fronte alla Sovrintendenza a chiedere di poter installare 300 mq di containers color blu intenso di fronte ad un sito archeologico sede di un museo! E allo stesso modo si può pensare di derogare alla normativa antincendio del PTC art. 29 c. 9 che prevede una fascia di rispetto di 50mt dalle aree boscate per tutti i tipi di manufatti.
Ero e resto convinta che la mia Amministrazione, quella di cui con orgoglio ho fatto parte per quasi 15 anni e che tante soddisfazioni mi ha regalato, avesse il dovere di presentarsi apertamente di fronte a tutti i genitori per spiegare con calma cosa era giusto o non giusto e quello che si poteva o non si poteva fare, per il benessere dei nostri alunni, per non perdere le iscrizioni dei salinesi e per la salvaguardia degli investimenti del nostro Comune. Non ci si può arroccare sul mantenimento di una delibera emanata con la fretta imposta dalla rabbia, giustificata, dei genitori.
Certe questioni avevamo il dovere di esporle in modo trasparente a tutti per poter tornare indietro. Potete ancora farlo.
Questo dovevo a tutti i cittadini che mi hanno sostenuto in questi 15 anni.
Margherita“.