Tanti, nel corso del tempo, i viaggi del nuovo regnante nella nostra Toscana: un amore che lega da sempre la famiglia reale al nostro territorio tra cibo, arte e cultura.
Grande cordoglio a Buckingham Palace e in tutta la nazione d’oltremanica: l’Inghilterra dice addio alla regina Elisabetta II, la sovrana più longeva della sua storia.
Ma mentre il lutto si riversa nel mondo e in ogni Paese si piange la scomparsa dell’amata monarca, il suo erede è già pronto a salire sul trono.
Già passato di fatto da principe e re, tra pochi mesi Carlo, suo figlio, sarà infatti ufficialmente incoronato quale terzo regnante di questo nome:
a quel punto una nuova epoca sarà pronta ad iniziare, il celebre inno nazionale si convertirà da ‘God save the Queen’ in ‘God save the King’ e le effigie sui francobolli e sulle banconote ritrarranno il volto del nuovo re.
Anche se lingua, tradizioni e cultura ci separano dalla lontana Inghilterra così come, materialmente, i numerosi chilometri di strada e il braccio di mare che intercorre tra le nazioni, la chiara consapevolezza di aver da poco assistito a un evento che resterà indelebile nella Storia dell’intero pianeta, ci muove quest’oggi a profonda vicinanza e umana comunione verso la famiglia degli Windsor, da sempre presente sugli schermi delle nostre case ma anche, e più concretamente, indissolubilmente legata al nostro territorio.
Nei settant’anni di regno elisabettiano – compiuti nel febbraio scorso -, molti sono stati infatti i viaggi nella nostra Toscana non solo della defunta regina e del consorte Filippo ma anche dell’attuale re d’Inghilterra e delle mogli Diana e Camilla: da sempre gli Windsor hanno infatti apprezzato l’arte e il paesaggio che caratterizzano le nostre zone.
La prima visita di Elisabetta II in Toscana fu nella Firenze del 1951, quando ancora non era regina: già in quell’occasione si trovava con il suo amato Filippo, anch’egli scomparso solo pochi mesi fa.
Dieci anni più tardi, nel 1961, Elisabetta vi tornò invece con la corona di regnante sulla testa, spostandosi da Fiesole al centro città, come una vera e propria turista: ad accoglierla tutte le autorità di allora con il sindaco di Firenze.
Nel 1985 furono invece l’allora principe Carlo e la moglie Diana a lasciare il cielo grigio d’Inghilterra per volare, ancora una volta, nella splendida Firenze, ospiti dello scrittore e collezionista d’arte Harlod Acton. La coppia si dedicò anche a passeggiate in collina e rilassanti momenti di pittura.
Solo tre anni più tardi, nel 1988, Carlo tornò nuovamente in Toscana ma stavolta in compagnia della cugina Sarah, spostandosi tra le città di Montalcino e Pienza.
L’ultimo viaggio è stato, invece, solo pochi anni fa: era il 31 marzo del 2017 quando l’allora principe di Galles fece nuovamente visita alla nostra Toscana con l’attuale moglie, e adesso regina consorte, Camilla. Anche in quell’occasione fu Firenze ad accoglierli per la celebrazione del British Institute.
Un soggiorno, quello del marzo 2017, che incoronò Carlo con un altro apprezzatissimo titolo: non ancora e certamente re ma “Uomo del Rinascimento 2017”, su decisione unanime dalla Fondazione Palazzo Strozzi.
In quell’occasione i reali si prestarono anche all’incontro con i produttori agroalimentari nei mercati rionali, con i quali conversarono a lungo, per poi concedersi un assaggio delle prelibatezze tipiche della regione e nondimeno una passeggiata fuori programma nel centro del capoluogo come una qualsiasi coppia di comuni turisti.
Infine, la simbolica consegna delle Chiavi della città di Firenze all’allora principe, officiata dal primo cittadino Dario Nardella nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio.
Nell’attesa di conoscere cosa ci riserverà il futuro e quale voltò assumerà l’Inghilterra di questo improvviso passaggio epocale, che Dio salvi il nuovo re e il suo antico amore per la nostra Toscana!
M.C.