PISA. Ancora sangue nelle strade cittadine: si è consumata una violenta rapina in piazza dei Cavalieri.
Nella notte fra sabato e domenica scorsa si è consumata una violenta rapina in piazza dei Cavalieri ai danni di due ragazzi che stavano rincasavano.
L’indagine è partita da un giubbotto, di foggia femminile, pieno di sangue, rinvenuto da una agente del Nosu fuori servizio nella fontanella di piazzetta Tongiorgi. Pochi passi, fino in piazza Cavalieri, il luogo del delitto, e cioè l’area prospiciente il palazzo dell’orologio. Le pietre del lastricato presentavano molte macchie di sangue.
I colleghi del Nosu, coordinati dal commissario Paolo Migliorini, hanno scoperto il resto, anche con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza comunali e di quelle della Scuola Normale Superiore.
La ricostruzione
Alle 02.15 di domenica, due ragazzi, uno originario del Burkina Faso e l’altro della Costa D’Avorio, entrambi regolari sul territorio nazionale, mentre stavano rientrando a casa dopo una serata con amici, sono stati aggrediti e rapinati da un uomo e una donna di nazionalità tunisina, clandestini in Italia, disoccupati e pluripregiudicati per reati contro la persona, contro il patrimonio e inerenti gli stupefacenti.
Approcciate le vittime con una frase pretestuosa sotto l’arco dei Gualandi, i due tunisini si sono divisi i compiti: mentre l’uomo neutralizzava uno dei due ragazzi colpendolo con una bottiglia di vetro alla testa più volte, procurandogli una vasta ferita lacero contusa alla fronte, la donna distraeva e tratteneva l’altro strattonandolo per la maglia, tanto da strapparla, e sottraendogli lo zaino che portava a tracolla. Nel frattempo anche altri magrebini si avvicinavano, uno dei quali ha colpito con una ulteriore bottigliata alla testa il malcapitato cittadino del Burkina Faso.
Sul posto un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito al pronto soccorso, dove è stato suturato con lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
Ma poteva finire anche molto peggio. Il tunisino autore del gesto è stato subito riconosciuto dagli uomini del Nosu poiché già tratto in arresto in altre occasioni e sorpreso in possesso di coltelli della lunghezza di oltre 40 cm in piazza Vettovaglie, noto nell’ambiente per il carattere violento ed efferato, nonché responsabile del furto con spaccata perpetrato a novembre scorso alla gelateria Manzi di via Oberdan.
La donna, invece, sarebbe la sua compagna, comunque vecchia conoscenza degli agenti. Entrambi, riconosciuti dalle loro vittime, sono stati denunciati all’A.G. per rapina in concorso e lesioni personali aggravate. Ora sono attivamente ricercati sul territorio.
Risolto anche il mistero del giubbotto insanguinato. Parrebbe appartenere alla donna tunisina ed utilizzato dal compagno per tamponare le ferite, provocatesi alla mano, nel colpire con la bottiglia rotta la testa del ragazzo.
Con questa sono cinque le aggressioni violente avvenute in meno di un mese nel centro di Pisa, di cui tre con il coltello, una delle quali purtroppo mortale (CLICCA QUI). E i motivi rimangono per lo più futili, rendendo oltremodo difficile prevedere e prevenire un fenomeno che ultimamente desta viva preoccupazione.
Fonte: Comunicato stampa, Paolo Migliorini