Il Progetto Luca Gambicorti è stato voluto dai genitori di Luca, un ragazzo morto a 31 anni a causa di un tumore cerebrale.
“Sono già passati dieci anni da quando Luca Gambicorti ci lasciava, dopo aver lottato a lungo contro un tumore cerebrale. La perdita di una giovane vita atterrisce e sconforta, sempre. In casi come questo, soltanto l’amore può parzialmente aiutare a lenire il dolore provato. Così, con un progetto a lui dedicato, tante persone che gli volevano bene hanno hanno dato un contributo determinate alla ricerca in questo ambito. A loro ed ai sostenitori di tutti gli altri nostri progetti va un sentito ringraziamento“, commenta il Professor Luca Morelli, Presidente della Fondazione Arpa.
Il Progetto Luca Gambicorti è stato voluto dai genitori di Luca, un ragazzo morto a 31 anni a causa di un tumore cerebrale dopo aver lottato contro questa malattia per 13 anni. Nel Progetto sono confluiti i proventi donati da tutti coloro che conoscevano Luca, circa 10.000 euro.
I primi fondi sono stati destinati al progetto coordinato da Francesco Pasqualetti, medico presso la Radioterapia Universitaria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, al fine di creare una stanza di attesa dedicata ai bambini all’interno del reparto di Radioterapia Universitaria. Alcuni fondi sono stati poi destinati all’AGBALT (Associazione Genitori Bambini affetti da Leucemia e Tumore) in collaborazione con la Sez. di Oncoematologia della Clinica Pediatrica dell’Università di Pisa.
I fondi del Progetto Luca Gambicorti ricevuti negli ultimi 10 anni hanno contribuito anche a far progredire la neuro-oncologia tramite lo sviluppo di diversi studi traslazionali e di biopsia liquida. Tra questi, nel 2016 uno studio condotto su pazienti affetti da glioblastoma dai gruppi di ricerca della Radioterapia Universitaria e della Farmacologia Universitaria di Pisa è stato premiato dalla Società Italiana di Radiobiologia come miglior lavoro presentato al congresso nazionale. Grazie all’altruismo di chi ha avuto il privilegio di aver conosciuto Luca è stato studiato l’impatto di diversi polimorfismi nei pazienti affetti da glioblastoma e di alcune nuove terapie, sia tramite valutazioni cliniche che in vitro.
Recentemente, grazie ai primi lavori pubblicati su riviste internazionali ad elevato impatto scientifico è stato possibile allargare il network di ricerca, che oggi vede coinvolte diversi Centri di Ricerca Italiani e stranieri. Nel 2021 i risultati degli studi finanziati tramite il progetto Luca Gambicorti hanno posto le basi per poter vincere un bando di ricerca internazionale finanziato dalla Comunità Europea tramite le Azioni Marie-Slodowska Curie e da AIRC, permettendo al Dr. Pasqualetti di unirsi al gruppo di ricerca di Biologia Computazionale del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Oxford, uno dei piu importanti in Europa per lo studio dei tumori. Questo progetto si propone di combinare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale al servizio della Biopsia Liquida, consentendo di sviluppare nuovi marcatori predittivi di risposta e quindi nuovi approcci ai pazienti affetti da tumori cerebrali. Lo spiega il Professor Francesco Pasqualetti.
Fonte: Fondazione Arpa