Divieto di asporto dopo le ore 18 per bar, enoteche, pasticcierie inserito nel Dpcm del 14/01/2021. Dura condanna di Apit Italia nei confronti del provvedimento.
“Dopo quasi dieci mesi dall’inizio dall’inizio della pandemia la situazione sembra immutata, con un Governo capace solo di ideare nuovi divieti e restrizioni che limitano le libertà dei cittadini e distruggono le poche attività commerciali rimaste” queste le parole di Apit.
Il Segretario Nazionale Raffaele Saviano esprime la sua contrarietà al nuovo Dpcm: “Il divieto di asporto dopo le ore 18 sarà fatale per migliaia di bar, enoteche ed altre attività che sono aperte per miracolo e contano su quella fascia oraria per restare aperti, pagare gli stipendi, le bollette, le tasse, far girare l’economia. Inoltre ritengo sia ora di finirla con provvedimenti che colpiscano alcuni codici Ateco rispetto ad altri, in Germania la media dei Risarcimenti è superiore al 70% , in Italia i miseri ristori del Governo Conte si attestano tra il 5 ed il 7%, è una vergogna! Dalla norma si legge – Per i codici Ateco 56.3 e 47.25 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18- dunque il provvedimento colpirà bar, enoteche ed altri esercizi senza cucina, alimentando ancora una volta le divisioni interne ai titolari di esercizi commerciali, invece di trovare soluzioni a medio termine applicabili per tutti”.
Il Presidente di Apit Italia Massimo Gervasi esprime la sua esasperazione : “Apit ed i suoi Soci hanno scelto la via della protesta simbolica il 15 Gennaio con io apro, è questa è la risposta del Governo? Nuovi divieti che restringono ulteriormente le possibilità di guadagno di migliaia di attività commerciali, mentre fino all’arrivo del vaccino non ci sono proposte mirate alle riaperture rapide, per salvare quello che resta della piccola e media impresa italiana”.