Un anno fa la Toscana diventava zona gialla grazie alla diminuzione dei positivi: fu entusiasmo generale. Oggi i positivi sono in rialzo ma la Toscana rimane bianca per tutta la settimana di Natale.
Lo annunciava il presidente Eugenio Giani il 20 dicembre 2020: “per arrivare fin qui abbiamo sacrificato molto: lavoro, affetti e abitudini. Ma siamo oggi una delle regioni con il più basso tasso di nuovi positivi”, per questo l’ingresso in fascia gialla alle porte del Natale, prima che le misure anti-contagio si inasprissero nuovamente con zone rosse e arancioni in tutta Italia a partire dal 24 dicembre.
La zona gialla consentì gli spostamenti anche fuori Toscana (verso regioni dello stesso colore) per gli ultimi auguri di buone feste prima della stretta, con bar e ristoranti che poterono riaprire le porte fino alle ore 18.00, per continuare poi con asporto e consegna a domicilio nelle ore successive.
Se un anno fa la zona gialla alle porte del Natale sembrava manna dal cielo, oggi la prospettiva sembra molto cambiata.
Mentre una parte dell’Italia scivola in zona gialla (Marche, Liguria e provincia di Trento), la Toscana riesce a scongiurarla resistendo in zona bianca, quella con le misure restrittive meno aspre.
Secondo il Ministero della Salute una retrocessione sembra, infatti, molto improbabile almeno per la settimana di Natale (lunedì 20 – domenica 26 dicembre) nonostante l’aumento dei positivi degli ultimi giorni.
Quella che migliora in un anno è la situazione ricoveri: 386 oggi contro i 1150 dello scorso anno, grazie anche all’efficacia dei vaccini. Lo scatto di colore richiede un’incidenza settimanale pari o superiore al 50%, un’occupazione delle terapie intensive pari o superiore al 10% e pari o superiore al 15% negli altri reparti Covid.
Per la Toscana, dove i posti Covid sono 5000, significherebbe 750 ricoveri: un’ipotesi che, per il presidente Giani, sembra piuttosto improbabile sia per la settimana di Natale sia per quella successiva, come riporta anche La Nazione. M.C.