Ultima giornata in giallo per tutta Italia quella di oggi, dopodiché il weekend si colorerà di arancione. Ma cosa succederà da lunedì?
Dall’11 gennaio ogni Regione, a seconda dei criteri stabiliti dal Governo, rientrerà in una fascia di colore. Il verdetto è atteso per la giornata di oggi. Fondamentale sarà la valutazione sulle terapie intensive. Dopo i progressi delle scorse settimane, il numero di regioni che supera la soglia d’allerta su questo fronte torna a salire e sono ben 11, tra regioni e province autonome, a rischiare.
- Emilia Romagna (31%)
- Friuli Venezia Giulia (35%)
- Lazio (32%)
- Lombardia (38%)
- Marche (31%)
- Piemonte (31%)
- Provincia autonoma di Bolzano (35%)
- Provincia autonoma di Trento (50%)
- Puglia (33%)
- Umbria (35%)
- Veneto (37%).
Cresce anche la soglia di allerta dei posti letto nei reparti ospedalieri di medicina, pneumologia e malattie infettivi, sono 9 le regioni che superano i dati stabiliti.
- Emilia Romagna (44%)
- Friuli Venezia Giulia (51%)
- Lazio (44%)
- Liguria (41%)
- Marche (44%)
- Piemonte (48%)
- Provincia autonoma di Bolzano (44%)
- Provincia autonoma di Trento (59%)
- Veneto (44%)
A riferirlo è l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).
Per quanto, invece, concerne l’indice Rt occorre ricordare come il criterio sia cambiato: con Rt > 1 si entra in zona arancione; con Rt > 1,25 si va in zona rossa. Questi i dati aggiornati alla scorsa settimana:
- Emilia-Romagna: Rt medio di 1,05
- Lazio: Rt appena sotto 1
- Lombardia: Rt sopra 1
- Basilicata: Rt sopra 1 nel valore medio
- Puglia: Rt sopra 1 nel valore medio
- Marche: Rt sotto 1 nel valore medio
- Veneto: Rt a 1,07
- Calabria: Rt sopra 1
- Liguria: Rt a 0,95
- Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Campania: Rt sotto quota 1. Per la nostra regione e le altre elencate, dunque, dovrebbe scattare la zona gialla a partire dalla giornata di lunedì.