PECCIOLI. Si conclude questa sera il progetto di Pensavo Peccioli dal titolo “Le cose cambiano”. Quattro incontri, quattro ospiti e quattro ambiti di discussione per continuare a parlare del presente e di quello che sta succedendo.
L’appuntamento, in programma stasera alle 21 con Luca Sofri, si intitola “Le cose cambiano nella giustizia” e vanterà un ospite del calibro di Gherardo Colombo.
Gherardo Colombo per oltre trent’anni è stato magistrato presso il Tribunale, la Procura della Repubblica di Milano e la Corte di Cassazione, contribuendo ad alcune inchieste celebri, dalla Loggia P2 a Mani pulite, dall’omicidio dell’avvocato Ambrosoli al processo imi-sir. Nel 2007 ha lasciato la magistratura. Da allora, con l’aiuto dell’Associazione “Sulleregole”, fondata con alcuni amici nel 2010 e sostenuta dalla Fondazione Pasquinelli, si dedica alla riflessione pubblica sulla giustizia e nell’educazione alla legalità. In questa attività incontra ogni anno circa 250 mila studenti in tutta Italia e proprio per tale attività ha ricevuto il Premio nazionale “Cultura della Pace 2008”. È presidente della Garzanti. Dal luglio 2012 all’agosto 2015 è stato consigliere del Consiglio di Amministrazione della RAI. Dal 2015 al 2016 è stato coordinatore del tavolo 12 degli Stati generali dell’esecuzione penale. Dal luglio 2016 è Coordinatore del Comitato sulla Legalità del Comune di Milano, ed è membro del Comitato Etico della Fondazione Veronesi, dell’Advisory Board di Transparency International e del cda della Fondazione Roberto Franceschi. Da luglio 2017 fa parte della commissione per la riforma dell’ordinamento penitenziario e dall’ottobre dello stesso anno è stato nominato presidente della Cassa delle Ammende. Da 10 anni partecipa al corso sulla legalità presso La Nave, sezione di trattamento avanzato per tossicodipendenti del carcere di San Vittore, Milano. Tra i suoi saggi: “Il vizio della memoria” (1996), “Sulle regole” (2008), “Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini” (con Anna Sarfatti, 2009), “Il peso della libertà” (in Fëdor Dostoevskij, Il Grande Inquisitore, 2010), “Le regole raccontate ai bambini” (con Marina Morpurgo, 2010) ed “Educare alla legalità” (con Anna Sarfatti, 2011a giu) e “Il Perdono Responsabile” (2011) e “Farla franca” (2011), “Lettera a un figlio su Mani pulite”, (2015), “La tua giustizia non è la mia”, (con Piercamillo Davigo, 2016), “Sono stato io”, (con Licia Di Blasi e Anna Sarfatti 2016), “Il legno storto della giustizia” (con Gustavo Zagrebelsky, 2017), “Una bambina tutta verde” (2019).
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