VICOPISANO. Restauro e recupero della Torre e del Camminamento del Soccorso di Filippo Brunelleschi, un sogno che si avvera!
Nella mattinata di ieri, 20 settembre, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, del Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, di numerose autorità civili, militari e religiose, e di tanti cittadini intervenuti ad ascoltare, è stato presentato il restauro della Torre e del Camminamento del Soccorso, frutto del genio di Filippo Brunelleschi, le cui visite saranno gestite da Capitolium Società Cooperativa (presto tutte le informazioni in merito).
Dopo 450 anni le persone potranno di nuovo salire all’interno della Torre e raggiungere la Rocca dal Soccorso, un’esperienza ricca di bellezza, dentro la storia.
”I sogni a volte si realizzano e quando accade è a dir poco meraviglioso. Sognare non solo migliora la qualità delle nostre vite, ma sognare, soprattutto quando i sogni, si realizzano, ha esordito il Sindaco Matteo Ferrucci, “aiuta a trovare nuove energie, nuovi stimoli, una nuova visione per il territorio, nell’interesse della comunità, e dà la forza per lavorare con ancora più determinazione affinché nuovi obiettivi vengano raggiunti.
In questi giorni abbiamo ricevuto una lettera dal Ministro alla Cultura e al Turismo, Dario Franceschini, nella quale ci ringrazia e si congratula. Siamo noi che lo ringraziamo, ma ci sono due persone che sono state decisive in questo percorso e che mi sento di ringraziare particolarmente”
“L’attuale Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo e il Presidente della Regione, Eugenio Giani hanno fatto ciò che la politica e gli amministratori dovrebbero fare sempre: ascoltare, capire, proporre e realizzare, prendere impegni e mantenerli”
“La mia gratitudine va anche al progettista Antonio Baroni, di Atelier P95, e al suo staff ma il mio ringraziamento più grande, va all’architetta Marta Fioravanti, responsabile del procedimento e dell’ufficio tecnico comunale, e all’architetta Michela Pecenco, direttrice dei lavori, dell’Ufficio ambiente e servizi esterni, che con professionalità, dedizione e passione, hanno svolto un lavoro eccelso.
Il mio ringraziamento va anche al dottor Giacomo Minuti, responsabile del servizio amministrativo del Comune, che ha trovato soluzioni intelligenti e brillanti, per gli aspetti giuridici, molto apprezzate anche in Regione.
Ringrazio la Giunta, i Consiglieri e le Consigliere e i consiglieri di minoranza, che sono stati molto collaborativi.
Ringrazio quattro Sindaci che mi hanno preceduto perché oggi è il coronamento di un lungo percorso, iniziato e proseguito grazie a loro: Jacopo Genovesi, Paolo Biasci, che purtroppo non è più con noi, Antonella Malloggi e Juri Taglioli.”
”Nell’emozione di Matteo, è intervenuto il Presidente Mazzeo, c’è tutta l’importanza di questo giorno. Qui mi sento a casa, l’emozione è forte. Qui c’è l’idea di Toscana che vogliamo portare avanti.
Grazie per questo giorno, per il vostro affetto, per la vostra presenza. Tutta questa bellezza che stiamo condividendo è un segno di speranza, in questi tempi che stiamo affrontando.”
Prima di dare la parola ad Andrea Fehr, la cui famiglia è proprietaria dei beni restaurati, il Sindaco Ferrucci ha ricordato con affetto la madre di Andrea e del fratello Pietro, Simonetta, venuta a mancare proprio questa estate.
”È stato mio padre Carlo a iniziare tutto e a ottenere, negli anni novanta, i primi finanziamenti per il cassero e per il mastio. Nel 1997 la Rocca fu aperta al pubblico e solo per pochi mesi mio padre non riuscì a presenziare all’inaugurazione, ci tengo a dire che se siamo qui oggi lo dobbiamo alla sua lungimiranza e alla sua generosità.
Ringrazio i tecnici, gli architetti, i sindaci, le istituzioni che si sono prodigati per coronare il sogno di mio padre e gli allora ragazzi del Gruppo Culturale Ippolito Rosellini che, con la loro passione e preparazione, hanno dato un contributo determinante per trasformare la Rocca nella meraviglia, conosciuta in tutto il mondo, che è oggi.”
Il Sindaco ha ripreso le parole di Fehr per ringraziare le associazioni, il tessuto connettivo della società, quelle che ci permettono di fare, sempre poi, comunità. Ha ringraziato poi la Soprintendente, Esmeralda Valente, e tutti gli architetti che hanno collaborato con l’Amministrazione in questi anni.
Ha poi passato la parola al presidente del Gruppo Ippolito Rossellini, Giovanni Ranieri Fascetti, che ha fatto un interessante e accurato approfondimento storico sulle opere restaurate e sulla storia del Complesso della Rocca brunelleschiana, e al
progettista di Atelier P95, Antonio Baroni, che ha spiegato più dettagliatamente il restauro (pubblicheremo sul sito un estratto della relazione che lo illustra, per renderlo noto alla comunità) concludendo con una frase che dà il senso dell’intervento: “Il desiderio che ci ha animato è che, vivendo queste opere, restituite alla loro piena fruizione, si pensasse solo alla loro bellezza e alla loro storia, non al restauro.”
L’ultimo intervento è stato quello del Presidente della Regione, Giani: “Questo restauro e questa apertura ai visitatori rimarranno nella nostra storia, perché sono stato il primo, rilevante stimolo che ci ha consentito di ‘creare’ la legge sulle città murate e il conseguente sistema legislativo che ci permette di realizzare procedure, con enti diversi che insistono sullo stesso bene, e di far sì che, grazie a finanziamenti e interventi i cittadini possano godere sempre più di beni recuperati.
Ricordo come adesso il primo sopralluogo, nel gennaio del 2016, con la guida del professor Fascetti. Restammo estasiati dalla bellezza di questa Rocca, e di questi monumenti, dalla quale, un altro genio, Leonardo Da Vinci, intuì per primo che l’Arno poteva essere deviato. Intervento realizzato poi in epoca lorenese, da Alessandro Manetti, con la Botte di San Giovanni alla Vena. Questo è un territorio dove numerose genialità si sono espresse, lasciando testimonianze da ammirare, curare e valorizzare.”
Gli interventi si sono alternati con bellissimi intermezzi artistici:
musica rinascimentale, a cura dell’ensemble PassiSparsi, e teatro con l’attrice e formatrice della Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Cristina Lazzari che ha interpretato le poesie Conversazione con una pietra e Statua Greca di Wislawa Szymborska.
“E questo gli riesce,
questo ancora gli riesce,
riesce e affascina,
affascina e dura –
Anche il tempo qui merita una menzione di lode,
poiché ha smesso di lavorare
e ha lasciato qualcosa per dopo.”
Il Sindaco ha, infine, ringraziato il Presidente della Provincia e Sindaco di Vecchiano, Massimiliano Angori, intervenuto in più vesti vista l’importanza avuta dalla Provincia di Pisa, nell’ambito del Borgo Murato, nel restauro del borgo, gli altri Sindaci del Coordinamento del Monte Pisano, un territorio unico, per il quale fare sempre più rete e sinergia e i Sindaci e Amministratori dei Comuni vicini presenticoncludendo così:
“Continuiamo a sognare con la forte convinzione che altri sogni si potranno ancora realizzare!”