PISA. Confesercenti Toscana Nord a sostegno della categoria dei fieristi.
Con il decreto firmato dal presidente del Consiglio, il 18 Ottobre 2020, stop anche a fiere e sagre. Cresce quindi la lista delle categorie di lavoratori che si troveranno senza un lavoro.
“Abbiamo richiesto al Ministro Stefano Patuanelli, tramite anche il nostro Presidente Nazionale Innocenti, che la categoria dei fieristi sia inserita all’interno dei ristori per le aziende” spiega Claudio Del Sarto, referente sezione Anva – Confesercenti Toscana Nord.
“Quando il DPCM prevedeva il normale svolgimento del lavoro dei fieristi, molte amministrazioni comunali hanno sospeso e vietato le fiere in programma, non permettendo a molti operatori fieristici di lavorare. Gli stessi operatori sono consapevoli della grave emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ma possono garantire la totale sicurezza del proprio lavoro svolto all’aperto nel rispetto delle norme vigenti”. Marinai Marco, storico fierista di Cascina. “La mia è un’attività storica, che si tramanda di generazione in generazione. Da anni con ‘Ivo&Orlanda’ vendiamo dolciumi in giro per le fiere della Toscana. Dopo il lockdown abbiamo ripreso a lavorare in maniera più o meno tranquilla, con il DPCM del 18 Ottobre, ci troviamo nuovamente fermi. Sono state vietate sagre e fiere, di ogni genere. Come possiamo andare avanti? Come possiamo portare avanti il nostro lavoro?” Queste sono le domande che si pone Marco Marinai, storico fierista, in rappresentanza anche di tutti i suoi colleghi.
Tanta è la preoccupazione, per un’attività sospesa, ma essenziale per il proseguo normale della vita di questi commercianti.
O.R.
Ecco le video-dichiarazioni di Confesercenti Anva