Dopo la conferenza stampa del Presidente Draghi e del Ministro Speranza (leggi) in cui si è annunciata la modifica dei parametri per definire i colori delle regioni e le relative restrizioni la domanda sorge spontanea: la Toscana rischia di finire in zona gialla?
Speranza in conferenza stampa ha riassunto in 3 punti i contenuti del nuovo DL Covid 1) proroga stato emergenza al 31 dicembre; 2) estensione del green pass; 3) cambio dei parametri che consentono cambio colori a regioni. Se prima infatti i parametri decisivi erano Rt e Incidenza, il dato fondamentale d’ora in poi sarà il tasso di ospedalizzazione.
In particolare il passaggio dalla zona bianca alla gialla si avrà una volta che i posti letto in terapia intensiva (T.I.) occupati da malati di Covid-19 avranno superato il 10% e quando i posti letto nei reparti ordinari – non intensivi (N.I.) – avranno superato il 15% del totale. Il passaggio da zona gialla ad arancione avverò quando si sarà superato il 20% in T.I. il 30% nei reparti N.I. Si avrà il passaggio dalla zona arancione a rossa quando verrà oltrepassato il 30% in T.I. e il 40% in reparti N.I.
Ciò considerando il pericolo zona gialla in Toscana sembra non essere troppo vicino. Secondo quanto riportato dal Presidente Giani in riferimento alla giornata di ieri, 22 Luglio, la saturazione dei reparti di T.I. raggiunge il 2,91% e quella delle aree mediche N.I. l’ 1,53%. Dati ben lontani da quelli previsti per il passaggio in zona gialla.
Non solo, il trend in Toscana resta buono: a metà giugno non si registrano picchi d’ingresso in T.I (mai sono stai registrati più di 3 ingressi in un solo giorno).
Il quadro che si delinea a livello di ospedalizzazioni e T.I è quindi soddisfacente per la Toscana, non resta che sperare che la campagna vaccinale faccia il suo corso, anche contro la contagiosa variante delta.
A.P.
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