VALDERA. Ad un solo mese di distanza dal suono della campanella, in mezza Italia i casi di positività da Covid-19 si stanno moltiplicando. Tra ingressi scaglionati, percorsi dedicati, distanziamento e mascherine, gli studenti sono tornati tra i banchi, ma tenere il virus fuori dalle aule è cosa assai difficile.
Anche in Valdera i casi all’interno dei plessi scolastici si stanno espandendo, seppur tra interrogativi e perplessità e sovente ci imbattiamo di fronte ad una notizia ufficiosa, ma non ufficiale. Asl Toscana nord ovest fornisce quotidianamente il bollettino sanitario sui casi presenti nelle scuole, ma talvolta tali dati mancano di completa veridicità. Come è possibile tutto ciò?
Non è nostra intenzione creare inutili allarmismi, considerando che fortunatamente, gran parte dei positivi non presenta sintomi o situazioni gravi. Il cittadino chiede “soltanto” chiarezza, un’informazione trasparente che lo tranquillizzi. Le autorità sanitarie preposte hanno l’obbligo di rendere ufficiali i numeri reali! Come loro anche i dirigenti scolastici che, in molti casi, non rispondono o non si fanno trovare. Quali sono i dati effettivi? Quale l’andamento e i comportamenti adottati di fronte ad un positivo? Cosa è stato fatto per tutelare ragazzi e insegnanti della scuola? Le notizie non dovrebbero arrivare dai gruppi social, dove genitori, ragazzi o insegnanti discutono a vicenda tra di loro, ma da amministratori competenti e soprattutto corretti. Non è questo il momento di praticare inutili censure!
Dody Giugliano
