Intervista a Giovanni Bonini e Alessandro Sosi, rispettivamente project manager e chief
operating officer di OpenMove, azienda leader nella bigliettazione, infomobilità e Mobility-as-a-Service (MaaS).
Una mobilità più sensata e sostenibile è fondamentale per il futuro nostro e dei nostri figli.
Un futuro che, almeno dal punto di vista tecnico, potrebbe essere già presente, visto che le
soluzioni tecnologiche ci sono: basterebbe avere il coraggio di metterle in pratica. Per
questo, però, bisognerebbe superare gli ostacoli di carattere culturale che ancora
permangono, poiché la digitalizzazione del mondo dei trasporti è appena iniziata.
Come ci ricorda Giovanni Bonini, project manager di OpenMove, azienda italiana leader in queste tecnologie: “La digitalizzazione, di per sé, non è buona o cattiva: è l’uso che ne
facciamo a permetterci di cogliere le opportunità che si presentano. In molti contesti e
settori, la digitalizzazione, anche molto spinta, è ormai un dato di fatto: apprezziamo
contenuti multimediali in streaming ed effettuiamo acquisti online dal divano di casa. Lo
smartphone è ormai uno dei principali canali di accesso alla propria banca. Non sarebbe
bello e, soprattutto, comodo, se potessimo fare qualcosa di simile anche nell’ambito della
mobilità? Per via della cosiddetta globalizzazione, i viaggi porta a porta stanno diventando
sempre più complessi e richiedono una pluralità di mezzi di trasporto. Per esempio, potrei
partire da casa con la mia autovettura, parcheggiarla in un luogo sicuro, prendere l’autobus
per l’aeroporto, imbarcarmi e volare, per poi salire a bordo di un taxi, con il quale raggiungere la mia destinazione finale. Non sarebbe utile, se si potesse accedere a tutto ciò
tramite un’unica app di mobilità? Non scordiamoci che, per combattere il cosiddetto riscaldamento globale, dobbiamo ridurre le emissioni. Questo richiede l’ottimizzazione dei percorsi e il riempimento dei mezzi di trasporto, ovviamente nel rispetto dei vincoli temporaneamente imposti dalla pandemia di COVID-19. Pensiamo a cinquanta persone che
vanno al lavoro, ciascuna con la sua autovettura, e confrontiamo questa situazione con ciò
che succederebbe, se tutte e cinquanta salissero sul medesimo autobus. Avremmo meno
emissioni e un traffico non così congestionato, con la conseguente riduzione dei tempi
necessari per gli spostamenti”.
Le moderne tecnologie permettono anche di risparmiare. Un esempio interessante è legato
all’uso del QR code: un semplice adesivo da inquadrare con il proprio dispositivo, per
validare il biglietto, reso immateriale e legato al proprio account, vera e propria chiave di
accesso (token) a un sistema di bigliettazione che in termini tecnici si chiama account-
based. Secondo Alessandro Sosi, chief operating officer di OpenMove: “In questo modo, non si corre più il rischio di perdere il titolo di viaggio e, con esso, la quantità di denaro sborsata per il suo acquisto. Per l’ente che fornisce il servizio, il QR code diventa un vero e proprio validatore, di cui il cellulare dell’utente rappresenta l’elemento attivo. Grazie all’impiego di software allo stato dell’arte, è possibile affidarsi ad hardware molto semplice ed economico, per una mobilità a beneficio di tutti”.