
TOSCANA. Ancora pochi giorni ci separano dal ritorno sui banchi, previsto per il prossimo 14 settembre, tuttavia mancano ancora le linee guida definitive che dovrebbero arrivare solo il 31 agosto.
Si è tenuta ieri a Roma la riunione del Comitato tecnico scientifico e tante sono state le domande poste: quali saranno le regole? Come sarà garantito il distanziamento? Arriveranno i nuovi banchi monoposto? Soprattutto cosa succederà se un alunno verrà trovato positivo?
A quest’ultima domanda ha risposto il viceministro della Salute, Pier Paolo Sileri affermando: “Se si trova un positivo a scuola si faranno i controlli a tutte le persone intorno, si disporrà temporaneamente la chiusura, e una volta identificati i positivi la scuola potrà ripartire”.
Per il viceministro la ripartenza è imprescindibile: “La scuola deve riaprire. Lo stiamo facendo in sicurezza per proteggere dai contagi i nostri ragazzi. Tranne casi eccezionali i giovani resistono tantissimo al contagio. Loro però possono portare il virus a casa ed è per questo che dobbiamo prestare la massima attenzione. La scuola ripartirà, aspettiamo il comitato tecnico scientifico per le ultime indicazioni. Ci aspettiamo un aumento del numero dei contagi e dei focolai però con il virus dobbiamo convivere”.
Sempre sul fronte scolastico grandi polemiche e proteste fra i presidi sta provocando il tema delle eventuali responsabilità in caso di contagi accertati. “A mio avviso – spiega Sileri – dovrà esserci uno sgravio di responsabilità per il personale scolastico. Qualcosa dovrà essere fatto sulla responsabilità dei dirigenti e dei docenti né più né meno del personale sanitario che ha combattuto il covid”, non ci potrà essere la responsabilità del singolo”.