TOSCANA. Una domanda che tanti si sono già posti: perchè la Liguria è la prima regione d’Italia in cui, da ieri, sono partite le vaccinazioni nelle farmacie, mentre la Toscana sembra ancora lontana?
A tal proposito VTrend ha interpellato alcuni addetti del settore farmaceutico ed ha posto questo curioso, ma importante, interrogativo. Apprendiamo come, anche nella nostra Regione, si stia studiando in questa direzione, già raggiunta dalla Liguria. La Regione di Toti, già dotata di misure adeguate, aveva ed ha un tavolo di lavoro ben chiaro, oltre ad un concreto programma sanitario di vaccinazione, cosa che attualmente manca alla Toscana. Gli operatori farmaceutici toscani, ma così come quelli di tutta Italia, stanno di fatto procedendo, in parte in versione Dad e in parte in versione in presenza, all’apprendimento delle regole per la somministrazione del vaccino tramite un corso di formazione istituito dall’Istituto Superiore di Sanità. Quello che manca da noi è però un input da parte della Regione stessa, o meglio delle direttive per poter concretizzare il tutto. Sono molte, infatti, le farmacie presenti anche sul nostro territorio in grado di poter offrire all’utenza degli ambienti sicuri e garantire un servizio adeguato. Quello che occorre fare è predisporre due aree: una di accoglienza/attesa pre e dopo vaccinazione e l’altra per la somministrazione vera e propria. Atteso, dunque, per la giornata di oggi l’incontro tra le farmacie pubbliche e private del nostro territorio e la Regione per un primo confronto. Vedremo quindi se nei prossimi giorni, o ancor meglio nelle prossime ore, arriverà il via libera anche per la Toscana.
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