PISA. La commissaria provinciale Pd, Valeria Valente, accoglie la proposta di Enrico Letta, lanciata nell’intervista a Il Tirreno, per avviare un percorso propositivo che vada a beneficio del territorio. Al centro della questione la costruzione di una linea veloce Fs Pisa-Firenze, sui cui ieri anche Confcommercio si era espressa.
La senatrice Valeria Valente sostiene che le affermazioni del sindaco di Pisa, Michele Conti, siano strumentali e che vadino in tutt’altra direzione. “Il modo in cui il sindaco ha affrontato il tema aeroporti e il collegamento veloce Fs Pisa-Firenze, non è sicuramente l’approccio propositivo di cui avrebbe bisogno un tema così delicato come quello dello sviluppo del territorio” – afferma la commissaria provinciale Pd.
“Enrico Letta – prosegue -, nell’intervista, ha parlato di infrastrutture che migliorerebbero vivibilità, impatto ambientale e aspetti economici, ovviamente se impostiamo una puntuale progettazione, che non sia preda della competizione politica. Il segretario nazionale Pd ha posto delle questioni che dovrebbero essere accolte in maniera costruttiva, temi che pone da anni. Anche durante la scorsa campagna elettorale regionale – ricorda – ha ribadito la necessità di una linea veloce, di arrivare a Pisa con l’aereo e poter essere velocemente a Firenze, quando invece la candidata leghista alla Regione, Susanna Ceccardi, ha fatto notevoli giravolte quando toccava il tema aeroporti, poi rimessa in riga dai livelli regionali della Lega che interpretano il sistema aeroportuale toscano come uno scontro tra Pisa e Firenze. Perché il sindaco Conti sembra dimenticarsi le parole durissime di Federico Bussolin, commissario della Lega di Firenze, proprio in risposta alla proposta di Letta di puntare su un collegamento veloce Pisa-Firenze. Sulla vicenda degli aeroporti e del sistema delle infrastrutture che avvicinerebbero la Costa toscana alla dorsale dell’alta velocità, con Pisa a fare da crocevia tra l’area costiera e quella interna, credo si debba ragionare fuori dall’ottica dello scontro e delle strumentalizzazioni politiche. Perché proprio le ricostruzioni fatte ad esclusivo vantaggio della propria parte sono il primo ostacolo allo sviluppo del territorio pisano e della Toscana” – conclude Valente.