TOSCANA. L’annuncio dell’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini: tutti gli ultraottantenni non vaccinati verranno chiamati.“Entro venti giorni tutti gli over 80 non ancora vaccinati riceveranno la chiamata per le prime somministrazioni di vaccino, che saranno effettuate entro il 25 aprile. Considerando i richiami, che per Pfizer si effettuano dopo ventuno giorni, il ciclo si concluderà entro metà maggio”.
Se domani vi chiamassero per il vaccino AstraZeneca, che cosa fareste?
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Così l’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini, che conferma il piano presentato giovedì scorso in conferenza stampa: un’accelerazione che a partire da martedì 23 marzo vedrà circa 120 mila prime somministrazioni agli over 80 entro Pasqua, per poi crescere ulteriormente nel mese di aprile e concludersi entro il 25. Ciò è consentito dalle nuove forniture di Pfizer e da una rete che ora è in grado di procedere a pieno regime.
“Questa accelerazione consentirà alla Toscana di concludere nella media nazionale”, spiega l’assessore Bezzini. “La formula della chiamata attiva da parte dei medici di medicina generale, che ringrazio, sta generando una risposta positiva che garantirà una copertura vaccinale diffusa della popolazione ultraottantenne, riducendo al minimo il rischio di rifiuti, di marginalità o esclusione, come confermano le prime rilevazioni in nostro possesso. La chiamata attiva da parte del medico di famiglia infatti garantisce le pari opportunità di accesso a tutti gli ultraottantenni, indipendentemente dal luogo dove vivono, grande città o piccolo centro periferico, e dalla possibilità di accesso ad internet”.
“Con le nuove forniture ogni medico di medicina generale avrà a disposizione, nelle prossime settimane, le dosi di cui necessita, potrà programmare la vaccinazione e definire il calendario degli appuntamenti, fornendo ai propri assistiti una data di riferimento per la somministrazione del vaccino”, aggiunge l’assessore. “Dalla prossima settimana molti medici di famiglia inizieranno a vaccinare anche nei fine settimana”.
“La Regione e le Asl stanno monitorando la situazione al fine di conseguire gli obiettivi stabiliti, pronti ad integrare la macchina organizzativa secondo le intese già intercorse qualora se ne ravveda la necessità”, conclude Bezzini.