PROVINCIA. Nella mattinata di ieri si è tenuto in Piazza del Popolo a Roma lo sciopero nazionale delle partite iva.
L’ “Associazione Partite Iva del Territorio Italia” è stata tra i promotori dell’iniziativa. Lo sciopero è stato deciso all’inizio di quest’anno quando ancora al Governo c’era la compagine “giallo-rossa” e il Presidente del Consiglio era Giuseppe Conte. La manifestazione di ieri è stato un evento storico poiché è stata la prima volta che una intera categoria di lavoratori autonomi, senza distinzione di Codici ATECO si è organizzata per protestare a Roma.
“Quella di ieri è stata l’ennesima manifestazione a Roma – afferma il Segretario Nazionale di Apit Italia, Raffaele Saviano -. Il governo è cambiato ma nulla è cambiato per le partite iva. Abbiamo detto BASTA ad un governo che si sta dimostrando nemico delle Partite Iva. I miseri ristori non bastano, sono necessari indennizzi su perdita di fatturato rispetto al 2019, le PMI sono ferme da un anno e non hanno più RISORSE per rimanere aperte. A Tante attività commerciali gli sono stati notificati gli sfratti per morosità, la dimostrazione che il governo ha fallito anche con il credito d’imposta per gli affitti”.
“Chiediamo – prosegue Saviano Raffaele – che il governo vigili sulle banche sull’erogazione del finanziamento con la garanzia dello Stato, perché alcune banche hanno preteso le spese di istruttoria (circa € 1700) e l’assicurazione (€48 mensili) per la durata del finanziamento. C’è bisogno di una garanzia dello stato sui crediti delle aziende che chiedono prestiti, non c’è fatturato e le banche non aiutano le imprese. Nelle città si intravede la desertificazione delle attività con fondi dove si legge vendesi o affittasi. La crisi sanitaria passerà, ma la crisi economica farà più vittime del Covid.”
Alla manifestazione di Apit Italia hanno aderito anche molti imprenditori del territorio, tra questi anche Luca Vaglini, sposato e padre di 2 bambini, dipendente del Colorificio Giuntini di Pontedera che ha deciso di partecipare alla manifestazione delle partite IVA per poter dare il suo appoggio e sostegno. “Mi rendo conto – spiega Luca Vaglini – che nonostante ci sia la pandemia che purtroppo mi ha colpito da vicino se non cambiano le idee del governo sarà solo una emorragia di poveri e quindi anche il mio posto di lavoro è a rischio”.
In rappresentanza del mondo del fitness non è mancato Marco Bartaloni, della palestra InFit di Pontedera: ”Ieri siamo andati a Roma perché esistono diritti e doveri, e manifestare è sia un diritto che un dovere. Purtroppo la quantità di persone presenti in Piazza del Popolo non era quanto avremmo sperato. Forse, per alcune persone è più o facile restare dietro la tastiera che scendere in piazza, oppure tutte le persone che dicono di star soffrendo, alla fin fine così male non stanno”. “Il nostro settore, quello del fitness, – spiega Bartaloni – è chiuso da 8 mesi e come molti altri settori è in ginocchio. Per questo motivo chiediamo con forza al governo di sostenerci economicamente e fiscalmente, altrimenti sarà impossibile andare avanti per molte attività.”
Presenti anche Tiziano Puppo, – della “Pizzeria da Tiziano” di Pontedera – che è rimasto soddisfatto della sua prima volta ad una manifestazione, anche se è rimasto amareggiato dalla scarsa affluenza nella Piazza, e Mirko Tirabasso del Bar-pasticceria “La Piazzetta” a San Prospero (Cascina). “Speriamo che la giornata di ieri possa portare a dei risultati – ha detto Tirabasso -. Durante questa pandemia ci è stato tolto lavoro e dignità. La situazione è difficile per le aziende, non vogliamo vederle morire, e con loro anche le famiglie che ci lavorano”.