Il Pontefice aveva 88 anni. Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, in Argentina, è stato il 266esimo Papa della Chiesa cattolica.
Papa Francesco è morto questa mattina, lunedì 21 aprile 2025, alle 7:35, a 88 anni, presso Casa Santa Marta in Vaticano. La notizia è stata annunciata ufficialmente dalla Santa Sede.
Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, Jorge Mario Bergoglio è stato il primo papa gesuita, il primo del continente americano e il primo non europeo in oltre mille anni. Eletto il 13 marzo 2013, ha guidato la Chiesa per 11 anni, distinguendosi per il suo impegno verso gli emarginati, le riforme interne e la giustizia sociale.
Il Papa era stato ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli venerdì 14 febbraio 2025, dopo alcuni giorni di bronchite. Le sue condizioni cliniche sono progressivamente peggiorate e, martedì 18 febbraio, i medici gli hanno diagnosticato una polmonite bilaterale. Dopo 38 giorni in ospedale, il defunto Pontefice era rientrato alla sua residenza vaticana presso la Casa Santa Marta per proseguire la convalescenza.
La sua scomparsa apre ora la fase di sede vacante e porterà alla convocazione di un nuovo conclave per scegliere il suo successore.
“La Toscana si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, figura che ha segnato la storia con la sua voce di pace, giustizia e umanità. Una guida che resterà viva nei cuori di tutti noi. Riposa in pace Santo Padre“, ha scritto su Facebook il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“‘Permesso, grazie, scusa’. Sono le tre parole che Papa Francesco ci ha lasciato come chiavi per custodire l’amore. Parole semplici, ma rivoluzionarie, che racchiudono rispetto, gratitudine e capacità di chiedere perdono. Oggi, mentre il mondo saluta questo grande uomo di fede, vogliamo dire noi grazie a lui. Per la sua umiltà, per averci parlato con il cuore, per aver camminato con i piedi scalzi tra le fragilità dell’umanità. Per averci insegnato che la forza della Chiesa – e della vita – non è nel potere, ma nella tenerezza. Che la terra gli sia lieve. E che le sue parole continuino a guidarci, come una luce gentile, nei giorni che verranno“, si legge in un post pubblicato su Facebook dal Sindaco di Pontedera Matteo Franconi.
Alle 9:45 del mattino, il Cardinale Kevin Farrell, Camerlengo della Camera Apostolica, ha annunciato la morte di Papa Francesco dalla Casa Santa Marta con queste parole:
“Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte del nostro Santo Padre Francesco. Alle 7:35 di questa mattina, il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. L’intera sua vita è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, specialmente a favore dei più poveri ed emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, affidiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso del Dio Uno e Trino.“
Nel 1957, poco più che ventenne, Jorge Mario Bergoglio si era sottoposto in Argentina a un intervento chirurgico per la rimozione di una parte del polmone colpito da una grave infezione respiratoria. Con l’avanzare dell’età, Papa Francesco ha sofferto spesso di disturbi respiratori, arrivando anche a cancellare una visita prevista negli Emirati Arabi Uniti nel novembre 2023 a causa dell’influenza e di un’infiammazione ai polmoni. Nell’aprile 2024, Papa Francesco aveva approvato una nuova edizione del libro liturgico per i riti funebri papali, che guiderà la Messa esequiale, la cui data non è stata ancora annunciata. La seconda edizione dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis introduce diversi elementi nuovi, incluso il modo in cui trattare i resti mortali del Papa dopo la morte. La constatazione del decesso avviene nella cappella, e non nella stanza in cui è spirato, e il corpo viene subito deposto nella bara.
Secondo l’Arcivescovo Diego Ravelli, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, Papa Francesco aveva espresso il desiderio che i riti funebri fossero semplificati e incentrati sull’espressione della fede della Chiesa nel Corpo Risorto di Cristo. “Il rito rinnovato“, ha dichiarato l’Arcivescovo Ravelli, “intende sottolineare ancora di più che il funerale del Pontefice Romano è quello di un pastore e discepolo di Cristo, e non di un potente di questo mondo.” Fonte: www.vaticannews.va