PISA. Grazie ad un controllo della Guardia di Finanza di Pisa in una piccola sartoria della provincia, è stata scoperta un’intera filiera del falso nella produzione di mascherine di stoffa griffate abusivi con i marchi di numerose case di moda.
La Procura di Pisa, che ha coordinato le indagini con il fondamentale contributo della Guardia di Finanza, ha “accertato la responsabilità di diverse aziende in tutta Italia e 14 persone sono state denunciate con l’accusa di contraffazione, commercio di prodotti con marchi falsi, frode in commercio e frode nelle pubbliche forniture”.
I finanzieri sono risaliti ai grossisti di Ancona, Bologna, Prato e Napoli, seguendo la filiera. Le perquisizioni, 12 in tutto, eseguite nelle province di Pisa, Prato, Ancona, Bologna, Napoli e Lecco presso queste aziende tessili hanno consentito di rinvenire, spiega la Gdf in una nota, “centinaia di rotoli di stoffa marcata Louis Vuitton, Chanel, Fendi e Gucci, ma anche i campionari utilizzati dai rappresentanti per proporre i prodotti contraffatti ai negozi dell’intera penisola”.
L’indagine che vede coinvolta l’azienda pisana contro il parere dell’Iss, spiega la Gdf, ha prodotto e venduto mascherine generiche che, corredate di certificati falsi, avrebbe spacciato per dispositivi medici, in alcuni casi forniti anche a enti pubblici. Si ipotizza che il volume delle vendite illecite, solo nel periodo del lockdown dello scorso anno, avrebbe fruttato più di 300mila euro. Nel deposito della società pisana sequestrati circa 450mila mascherine e 200mila certificati falsi che ne attestavano l’utilizzabilità come mascherine chirurgiche.
FONTE: Ansa