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Equiraduno del Giubileo su Via Francigena: sistema camerale toscano affianca progetto Final Furlong

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Primo positivo incontro con i rappresentanti della pubblica amministrazione dei territori attraversati dalla “autostrada” del turismo equestre in vista del grande viaggio dell’Anno Santo.

VERONA – L’Equiraduno del Giubileo, ideato dalla rete di imprese Final Furlong, è un viaggio tanto fisico e concreto quanto interiore, che enfatizza le connessioni tra persone, cavalli, ambiente, cultura e spiritualità. Un lungo trekking di di comunità in comunità, attraverso i principali percorsi di fede, per giungere al Soglio di Pietro nella Città Eterna. Un’esperienza di riconciliazione, riflessione, solidarietà e rispetto ma anche di valenza socio-economica per i territori interessati, che si concluderà il 14 maggio 2025 in piazza San Pietro con l’udienza da Papa Francesco.

Il tema “Horse Green Experience – Giubileo 2025 Equiraduno sulla Via Francigena” ha guidato l’appuntamento con il sistema camerale toscano, le amministrazioni locali e il mondo associativo svoltosi il 18 luglio nella sede della Camera di Commercio di Firenze.
Obiettivo dell’incontro è stato sondare l’interesse, la disponibilità e la fattibilità del progetto.

“Mi fa piacere accogliervi nella casa delle imprese – ha detto Massimo Manetti, presidente della Camera di Commercio di Firenze -. La promozione turistica è una delle nostre mission e, quindi, un progetto come questo, che vede il connubio fra la storia, e quindi la Via Francigena, e il mondo del cavallo, che amo molto anche personalmente, non può che fare piacere. Questi progetti contribuiscono a valorizzare tutte le aree della Toscana, con le bellezze culturali, naturalistiche, gastronomiche che il mondo ci invidia”.

Brunella Tarli, vicesegretario generale Camera di Commercio di Firenze ha portato alla platea – in presenza e in remoto – l’augurio di buon lavoro: “Il progetto dell’Equiraduno del Giubileo porta con sé una trasversalità connotata da elementi positivi in cui si coniugano la sostenibilità del turismo, un approccio esperienziale alla natura attraverso l’accompagnamento con un animale da sempre è legato all’uomo, la componente spirituale della Via Francigena, ma anche la parte storica. Questa trasversalità è ancor più affascinante in quanto attraversa territori in cui c’è molto da vedere e da conoscere, ma che hanno risorse spesso non conosciute appieno. Rappresenta perciò un volano importante per l’economia e mi auguro possa essere di esempio per la programmazione di altri eventi”.

“Confido che il progetto di cui oggi ci siamo fatti promotori, insieme a Final Furlong, come Unionecamere di Toscana e come singole Camere – ha dichiarato Massimo Guasconi, presidente Unioncamere Toscana -, possa avere un impatto importante anche sul tessuto economico. Tradizioni e cultura equestre dei nostri territori non sempre vengono associate all’economia ma come sistema camerale teniamo a sottolineare anche questo aspetto e l’Equiraduno del Giubileo si presta ad amalgamare questi temi. Questo primo passaggio è legato ai territori, perché da lì bisogna partire e la Francigena tocca tanti nostri comuni con molti argomenti, dalla manutenzione dei grandi tracciati esistenti alla possibilità di ragionare su percorsi nuovi e sulle attività che devono essere presenti a corollario. Anche il mondo economico di categoria dovrà essere coinvolto nei passaggi successivi perché per dare il giusto rilevo al mondo del cavallo l’occasione del Giubileo deve essere il volano per sviluppare progettualità stabili”.

“È finalmente giunto il momento – ha affermato Gianluca Bambi, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali Università di Firenze – di portare a termine il progetto della Via Francigena iniziato anni fa, e mi rivolgo in particolare ai molti amministratori locali presenti. La legge regionale impone che tutti i territori siano coinvolti e approvino nel proprio ambito il progetto. Se ne manca semplicemente uno, salta tutto. Siamo a disposizione per riprendere come base di partenza il lavoro di allora e portarlo finalmente a conclusione perché ora è anche un obbligo morale. Non è possibile non aver ancora finito l’ippovia della Via Francigena, che doveva essere la base sulla quale fare decollare gli altri progetti di ippovie regionali. Ritengo il cavallo fondamentale non tanto come produzione primaria ma secondaria di tanti servizi che, a ricaduta, riguardano le attività connesse nel mondo rurale e sostengono tante aziende agricole. L’Equiraduno del Giubileo non è un semplice evento, bensì l’occasione di inaugurare questa “autostrada” ufficiale approvata da tutti i comuni”.

“Bisogna stimolare anche Regione Toscana – ha detto Mario Lupi, presidente Associazione Toscana Vie Francigene 2.0 – a portare avanti il progetto, già avviato nel 2006, e poi rimasto incompiuto. Il mio invito è a cogliere il Giubileo come occasione per rilanciare l’economia legata al cavallo, strutturando il percorso, costruendo sinergie e guardando lontano. Occorre fare rete, coordinamento e una cabina di regia sul territorio tra istituzioni, comuni, regioni, enti, associazioni di categorie privati e associazioni del terzo settore”.

“Valorizzare e promuovere cultura, gastronomia e ambiente tramite il cavallo. È questo in nostro scopo ha spiegato Mauro Ferrari, presidente di Natura a Cavallo, associazione di amazzoni e cavalieri partner di Final Furlong cui è affidata l’organizzazione e la realizzazione del viaggio giubilare -. Siamo 1200 soci dislocati su tutto il territorio italiano, suddivisi in 22 sezioni. Quest’anno abbiamo fatto un viaggio in Calabria, Puglia e Basilicata oggi al vaglio commissari Unesco. Il parco dell’Alta Murgia aspira infatti a diventare patrimonio dell’Unesco e la nostra testimonianza è stata richiesta perché abbiamo mappato a cavallo tutti i geositi locali. Porteremo la nostra esperienza nel realizzare l’Equiraduno del Giubileo 2025. Lo abbiamo già fatto nell’Anno Santo Duemila, partendo da casa di Giovanni Paolo I a Canale d’Agordo per arrivare in Piazza San Pietro da Giovanni Paolo II, con un percorso di 1.100 chilometri. La Via Francigena deve essere un’autostrada per permettere ai viaggiatori di arrivare in sicurezza, fermarsi e vivere sul territorio e sviluppare i percorsi attorno all’asse centrale. Crediamo nella cultura del cavallo e portiamo la nostra esperienza, mettendoci a disposizione delle autorità e delle istituzioni del territorio”.

“Credo che attraverso il cavallo si possa sviluppare un’economia notevole”. La pensa così Valter Tamburini, presidente Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, che ha illustrato come l’ente abbia sin da subito creduto e affiancato Final Furlong nella sua visione di sviluppo economico dei territori attraverso il cavallo e “sempre lavorato nel cercare di portare sul territorio delle tre province Massa Carrara, Lucca e Pisa un turismo lento, educato, sostenibile, che lasci qualcosa al territorio. Partiamo dalla Francigena e dal Giubileo del 2025, ma non limitiamoci a questo, pensate quante vie e cammini perfetti per il turismo equestre ci sono. Oltre all’autostrada del cavallo che può essere rappresentata dalla Francigena, possiamo attivare una serie di arterie periferiche che si diramano, molte delle quali possono già essere percorse a piedi e in bicicletta. Cominciamo a pensare a ciò che potrebbe servire per rendere tutti questi percorsi adatti anche all’equiturismo. Le imprese hanno necessità di concretezza e il mio richiamo è al pragmatismo: se dobbiamo fare delle azioni facciamole, non possiamo più rimandare, il 2025 è domani e i tempi sono molto stretti”.

“La fortuna della Toscanaha sottolineato Federico Eligi, consigliere del presidente della Regione Toscana in materia di rievocazioni storiche e camminiè di essere in un contesto che valorizza il cammino. Abbiamo un’autostrada, la Francigena, percorribile a piedi e in bicicletta. Manca solo l’ippovia e la Regione Toscana su questa iniziativa c’è. Il sistema dei cammini rappresenta una ricchezza, è riuscita a spostare flussi di turisti nelle aree interne. Il turismo è arrivato in luoghi dove ha permesso di frenare lo spopolamento, di garantire una risposta economica e permettere a molti giovani, e non solo, di rimanere in quei territori. L’obiettivo della Regione Toscana è creare un sistema con al centro la Francigena sul quale potersi muovere a piedi, con mezzi pubblici, a cavallo, in bicicletta. Bisogna questo progetto sia recepito dalle amministrazioni locali, che lo approvino e lo inseriscano nei propri strumenti urbanistici”.

Secondo Federico Massimo Ceschin, presidente Simtur, “in mezzo tra l’infrastruttura e l’evento c’è la nostra volontà. La volontà della Regione che si è espressa, la volontà delle Camere di Commercio che è manifesta, e poi quella degli enti locali, che sono chiamati, insieme alla società civile, quindi al terzo settore e alle imprese, a rispondere. Servono paradigmi nuovi e l’Equiraduno del Giubileo 2025 ci aiuta a rileggere un’infrastruttura, della quale parliamo da decenni, che oggi potrebbe essere un filo di narrazione che l’offerta raccoglie per fare sintesi e provare a immaginare come rispondere a una domanda evoluta in cerca di esperienza. C’è già l’appuntamento con il Santo Padre, un evento di portata globale. Servono servizi centrati sulla persona, mirati a creare un valore etico in grado di garantire sostenibilità economica e sociale accanto a quella ambientale”.

“Siamo gratiha dichiarato Maurizio Rosellini, presidente Final Furlong  – per il fattivo supporto che il mondo camerale, istituzionale e associativo sta dando allo sviluppo del nostro progetto legato al mondo del cavallo, nel quale la Toscana riveste un ruolo primario a livello nazionale. Nell’ambito di una economia legata al turismo equestre molto sviluppata in Europa, in Italia arrivano poche richieste e ridotte prenotazioni perché da un punto di vista organizzativo, infrastrutturale e di servizi siamo fortemente carenti pur avendo un potenziale legato ai territori, alle biodiversità, alla ricchezza culturale unico al mondo. Questo è il raggio d’azione della nostra rete di imprese, e dei suoi partner, per una progettualità a tendere partendo dalla Toscana e dalla sua ricchezza nell’offerta turistica e culturale legate al mondo del cavallo. Attraverso l’Equiraduno del Giubileo, che partirà da Pisa, vogliamo creare una vetrina internazionale per mostrare il potenziale del territorio toscano. Il progetto economico sarà conseguente, attraverso quei territori che vorranno confrontarsi sul lungo periodo sull’esperienza dell’equiturismo. L’evento, già inserito nel calendario giubilare e patrocinato dal Dicastero per l’Evangelizzazione, vede a oggi tra i principali partner Opera Romana Pellegrinaggi, Università di Firenze, Natura Cavallo, Simtur, Associazione Toscana Vie Francigene 2.0.”.


“L’obiettivo dell’incontro –
ha concluso – è stato iniziare a ragionare con le pubbliche amministrazioni per capire chi di loro è interessato ad aderire al gruppo di lavoro attualmente  composto da Final Furlong, il mondo camerale e i partner che stanno sviluppando questo progetto. L’ottima risposta degli amministratori in presenza e in remoto rappresenta per noi motivo di grande soddisfazione e un primo grande passo per un equiturismo di qualità che la Toscana, e l’Italia tutta, meritano”.

 

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