Inaugurato lo scorso 25 giugno, ecco come funziona il nuovo impianto di trattamento della FORSU a Peccioli.
PECCIOLI – Come si apprende dall’opuscolo informativo, società Albe è una joint-venture di Alia SpA e Belvedere SpA, nata espressamente per realizzare e gestire un impianto di trattamento della FORSU (la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) con produzione di Biometano che andasse a coprire una parte del deficit impiantistico a livello regionale.
Con il costante aumento della percentuale di Raccolta Differenziata, infatti, aumenta in maniera direttamente proporzionale la necessita di impianti che possano lavorare i flussi della differenziata e ottimizzarne il recupero. L’impianto di Albe nasce a contatto con il polo impiantistico di trattamento e smaltimento rifiuti di Belvedere per ottimizzare le sinergie fra i diversi processi: oltre a condividere parte delle infrastrutture (come le pese per i mezzi in entrata), parte del biogas prodotto dalla discarica di Belvedere viene convogliato verso Albe e qui utilizzato per alimentare i motori di cogenerazione che producono energia elettrica e termica necessarie al trattamento della FORSU.
Dalla FORSU, tramite il complesso processo di trattamento schematizzato all’interno di seguito, è possibile ottenere come materie prime seconde sia Biometano (prodotto naturale della decomposizione dei composti organici) che fertilizzante agricolo: il nuovo impianto è conforme ai principi dell’economia circolare.
L’impianto è stato inaugurato lo scorso 25 giugno, alla presenza di Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli; Lorenzo Perra, Presidente di Alia SpA; Silvano Crecchi, presidente Belvedere SpA; Simone Boschi, presidente Albe Srl; Stefano Laporta per ISPRA (in videoconferenza); Daniele Fortini, presidente di RetiAmbiente SpA; Maria Perbellini, rettore del New York Institute of Technology (Ricerca Arts & Industria); Monia Monni, assessora all’ambiente di Regione Toscana.
NELL’IMMAGINE LO SCHEMA DI FUNZIONAMENTO IMPIANTO.