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Casa della Comunita Cresina Lorenzana, presentato il progetto, D’Addona: servizi in più per i cittadini

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Crespina Lorenzana, presentato il progetto per la nuova Casa della Comunità. Oggi la consegna simbolica dei lavori alla presenza del presidente Giani

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E’ stato presentato oggi il progetto di realizzazione della Casa della Comunità (CdC) “Spoke” di Crespina Lorenzana, in provincia di Pisa. Tra le autorità presenti alla cerimonia: il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Crespina Lorenzana Thomas D’Addona, insieme ai sindaci di Orciano Pisano Giuliana Menci e di Fauglia Alberto Lenzi, insieme anche all’assessore regionale all’istruzione Alessandra Nardini. Per l’Azienda sanitaria hanno partecipato la direttrice dell’Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani, la direttrice della Sds pisana Cristina Laddaga. Presenti anche alcuni rappresentati dei servizi socio-sanitari e delle associazioni di volontariato.

“Quello di oggi è un momento importante per tutti noi – sottolinea il presidente Giani -. Grazie ad una costante sinergia tra Regione, Azienda sanitaria e Comuni è possibile concretizzare progetti di questo tipo, finanziati con i fondi PNRR. Attraverso la realizzazione della Casa della Comunità, si crea un luogo di aggregazione fondamentale, in cui operano medici, infermieri di famiglia e altri specialisti ambulatoriali.

Già dal 2018 avevamo impostato una legge regionale di riorganizzazione delle Case della Salute, che ha rappresentato un’esperienza molto positiva, tanto che la Toscana, insieme all’Emilia Romagna, è stata presa come modello a livello nazionale.  A livello regionale abbiamo programmato ben 77 interventi su Case della Comunità e oltre 30 per Ospedali di Comunità e la presenza di tutte queste strutture cambierà letteralmente il volto della nostra sanità.  Ricordo che la nostra regione può contare su un finanziamento complessivo in questo ambito di 453 milioni con fondi PNRR e che tutti i progetti si stanno definendo, come avvenuto qui a Crespina Lorenzana, per il bene dei nostri cittadini.

Nella nostra regione c’è infatti una grande attenzione al territorio e l’Azienda USL nord ovest è in assoluto quella in cui stanno partendo più Case della Comunità. Sono quindi contento di poter consegnare simbolicamente il progetto alla ditta incaricata di eseguire i lavori, per arrivare ad avere una struttura adeguata alle esigenze di questa comunità”.

“Oggi siamo a presentare un progetto importante e molto atteso per il nostro territorio – afferma il sindaco D’Addona -. La Casa della Comunità rappresenta un luogo essenziale per la presa in carico dei pazienti e per valorizzare maggiormente il ruolo della sanità territoriale. I nostri cittadini e quelli dei comuni vicini di Fauglia e Orciano, con cui lavoriamo sempre a stretto contatto, avranno servizi in più. Abbiamo scelto questa ubicazione perché baricentrica.

Ringrazio per la proficua collaborazione la Regione e l’Azienda sanitaria, che ha realizzato un progetto, che adesso diventa di tutti. Noi, infatti, abbiamo colto subito questa possibilità, facendo una variante e mettendoci a disposizione per un’iniziativa destinata a far migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. I lavori partiranno tra poco e dovrebbero durare circa un anno”.

“Esprimo grande soddisfazione – sottolinea la direttrice Casani – per il processo di programmazione delle Case delle Comunità che sta procedendo velocemente in molti territori della nostra Asl, tra cui appunto l’ambito di Pisa. Oggi diamo avvio a un altro cantiere di lavori, per la realizzazione della Casa della Comunità di Crespina Lorenzana, che rappresenta un investimento importante. E’ un nuovo importante tassello, con un costo complessivo dell’intervento di 1.100.000 euro, che rappresenta un segnale di attenzione da parte nostra e della Regione per la zona pisana.

Voglio ringraziare il sindaco D’Addona e gli altri amministratori, la direttrice della Sds Pisana Laddaga e i tecnici della nostra Asl per la loro capacità di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per portare avanti questo percorso. Un ringraziamento particolare al presidente Giani, che con la Regione ci supporta in maniera straordinaria per tutti i progetti in atto.

Realizzare una struttura così importante significa investire per il futuro e venire incontro alle esigenze della cittadinanza. La Casa della Comunità può infatti essere definita un faro sempre accesso per il cittadino, un luogo in cui è possibile trovare risposte o essere indirizzati verso il servizio più adeguato e in questo caso specifico si tratta proprio di un servizio nuovo, che si va ad aggiungere agli altri già presenti: qui sul territorio pisano sono presenti ben 6 Case delle Comunità. Quella di Crespina Lorenzana sarà di tipologia Spoke e lavorerà in rete con le altre strutture territoriali e in integrazione con gli ospedali.

Vorrei anche sottolineare che si tratterà di un edificio ecosostenibile, con ampio utilizzo di legno su fondazioni in cemento armato, che fornirà quindi importanti risposte sul piano del risparmio energetico e dell’abbattimento dell’inquinamento acustico: sarà una Casa della Comunità green in mezzo al verde”.

“Questo progetto – aggiunge Cristina Laddaga, direttrice della Sds Pisana – contribuisce ad arricchire l’offerta presente nel nostro territorio e soddisfare i bisogni di salute della popolazione secondo il modello di sanità di prossimità, così come definito dal DM 77.  Le nostre parole d’ordine devono essere integrazione e lavoro in rete.

Con questa consegna dei lavori alla ditta per la Casa della Comunità di Crespina Lorenzana entriamo in una fase più operativa. Adesso il nostro compito, difficile ma intrigante, è quello di riempire di contenuti questa struttura, per garantire servizi socio-sanitari adeguati alle esigenze della cittadinanza”.

Il progetto

Il costo complessivo è di 1.100.000 euro.   Ad occuparsi dell’intervento, come ditta esecutrice, la RTI composta da Betonterra costruzioni S.r.l. con sede in San Giuliano Terme (PI) via delle Conserve, 4 (mandataria) e Termoidro S.n.c. ed Elettroinstallazione S.r.l. (mandanti).

L’area sulla quale sorgerà la nuova Casa della Comunità “Spoke” è ubicata in via Karol Wojtyla – località Pian di Laura, a sud-ovest del Comune di Crespina Lorenzana. La scelta dell’ubicazione è stata effettuata considerando il sito centrale e ben raggiungibile da tutte le frazioni di Crespina Lorenzana oltre che dai comuni limitrofi. La nuova struttura sanitaria a servizio dell’Azienda USL Toscana nord ovest, immersa nel verde, sarà composta da un fabbricato di ampiezza di circa 500 metri quadrati, con ambulatori medici di gruppo 1, servizi igienici, depositi, sale attesa e uffici amministrativi, il tutto dotato di un parcheggio pertinenziale asfaltato.

Si tratterà, in particolare di una struttura inclusiva, riferimento sanitario, sociale e di integrazione sociosanitaria per la popolazione. Essa offrirà al bacino di riferimento a cui è destinata un sistema di servizi, anche telematici, che comprendono assistenza medica, infermieristica, sociale attraverso la ricerca di una integrazione, socializzazione e partecipazione.

I servizi offerti comprenderanno un’équipe multiprofessionale costituita da medici e pediatri di famiglia, medici di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali interni (SAI), presenza medica H24 – 7 giorni su 7, punto unico di accesso (PUA), punto prelievi, servizi diagnostici, ambulatoriali specialistici ed infermieristici inclusa l’attività dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale, servizio di assistenza domiciliare di base, incentivazione alla partecipazione della comunità anche attraverso le associazioni di cittadini e volontariato. Altre attività che vi si possono svolgere sono programmi di screening, assistenza sociale, servizi per la salute mentale e le dipendenze, medicina dello sport, consultorio, vaccinazioni.

Da un punto di vista organizzativo la Casa della Comunità prevede il rispetto del modello “Spoke”: si tratta di un’articolazione territoriale con dotazione di servizi ridotti rispetto alla tipologia HUB ma in numero maggiore sul territorio regionale. La CdC costituisce l’accesso unitario fisico per la comunità di riferimento ai servizi di assistenza primaria proponendo un’offerta di servizi costituita da medici e pediatri di famiglia, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, infermieri che operano nell’assistenza domiciliare, presenza di tecnologie diagnostiche di base.

L’intervento prevede la realizzazione di una nuova realtà sanitaria, in grado di rispettare in maniera totale i requisiti legati alla sostenibilità ambientale dei consumi derivanti dagli interventi edilizi. Sono quindi stati presi in considerazione i modelli dell’economia circolare, più pulita e più competitiva, integrandoli con gli aspetti di un’architettura bio-ecosostenibile che si basa sulle conoscenze e valori rispettosi di paesaggio, ambiente, biologia.

Il progetto prevede dunque salubrità, conservazione delle risorse materiche e loro ciclo di vita, efficientamento energetico, oltre che la riqualificazione del parcheggio esistente ad uso pubblico. La copertura è pensata a falde inclinate per favorire l’ingresso di una maggiore quantità di luce naturale in tutta la struttura.

La struttura dell’edificio rispetta le linee guida della bioarchitettura. E’ pensata in legno, con elementi prefabbricati e composta da struttura a telaio, con struttura portante in travi e pilastri in legno lamellare, posata su fondazioni in cemento armato. Questa soluzione propone il rispetto di alcuni requisiti quali il risparmio energetico, l’abbattimento dell’inquinamento acustico, la resistenza al sisma, l’utilizzo di alta tecnologia ed i materiali eco sostenibili. Tale tipologia scelta, fa riferimento ad un materiale proveniente interamente dalle foreste abbattute dalla tempesta di Vaia del 2018 in Trentino. Tale performance consente di rientrare all’interno dei requisiti espressi nelle direttive dei Criteri Ambientali Minimi. E’ previsto di sfruttare una parte di copertura per pannelli fotovoltaici al fine di lavorare in sinergia con la pompa di calore ed ottenere una struttura sostenibile. Ci sarà anche un sistema di recupero delle acque meteoriche attraverso una rete appositamente dedicata.

Questo il QUADRO ECONOMICO DELL’INTERVENTO per la Casa della Comunità di Crescina Lorenzana (PI). Importo del quadro economico: 1.100.000,00 €
Importo dei lavori: 707.334,18 € di cui 14.673,74 € per oneri della sicurezza.
L’intervento è finanziato con fondi del PNRR. Fonte: Azienda Usl Toscana nord ovest.

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