TERRICCIOLA. Di seguito il commovente messaggio di ricordo che la società sportiva ha diffuso sui social.
E’ venuta a mancare all’età di 62 anni Fiorella Giorgi, storica tifosa dell’ASD Selvatelle, militante nel girone B del campionato di Prima categoria. Figlia di Piergentino, figura storica del calcio selvatellese, era diventata un punto di riferimento per i calciatori. La squadra ha un motivo in più per vincere le partite ogni domenica, e questo è accaduto anche ieri contro la Sanromanese: “Oggi è per te, Fiorella”, si legge sui social. Il funerale sarà celebrato oggi, lunedì 13 novembre alle 15 nella chiesa di San Martino, a Selvatelle. Di seguito il commovente messaggio pubblicato sui social dalla società sportiva:
“‘Basta, boni. State boni’. E i ragazzi che ti sommergevano di abbracci urlando quel coro che ha scandito ogni nostra vittoria. Dai campionati Uisp negli amatori alla Prima categoria. Quell’espressione imbronciata era solo sottilissima apparenza. Bastava poco per farti sorridere e far uscire quel cuore grande che batteva fortissimo quando giocava il tuo Selvatelle. Sì, Fiorella. Il tuo Selvatelle. – si legge sulle pagine social del Selvatelle – Ogni domenica ti sgolavi dagli spalti per quella maglia che per te significava molto di più di un pallone che rotola. Attaccamento, identità, senso di appartenenza. Valori veri sempre più rari e preziosi nel calcio dei giorni nostri“.
“A te, Fiorella, il Selvatelle scorreva nelle vene fin da quando eri bambina e a sgolarsi in tribuna c’era Piergentino, il tuo babbo. La targa col suo nome è all’ingresso dei nostri spogliatoi proprio perché tutti, entrando al campo sportivo, devono sapere e ricordarsi sempre quanto ha amato e quanto ha dato al Selvatelle. Presto anche il tuo ricordo sarà su quella parete impreziosita dai nostri colori. Perdonaci se non ci siamo fatti trovare pronti. – continuano dal Selvatelle – La verità Fiorella è che noi a una targa col tuo nome non abbiamo mai voluto pensarci. Convinti che ti avremo rivista alla rete, magari un po’ acciaccata, ma sempre grintosa e innamorata della tua squadra. Fino a quando è arrivata la terribile notizia non abbiamo immaginato neppure per un secondo di dover fare i conti con la tua assenza. Potremmo scrivere per giorni di cosa sei stata per il paese, per la società sportiva e per ogni calciatore e dirigente che ha lottato per il Selvatelle. Ma ci fermiamo qui. Come ci avresti detto tu: ‘Basta, state boni’“.
“Da oggi abbiamo un motivo in più per vincere ogni domenica. Per trasformare quel broncio in un sorriso. – concludono dal Selvatelle – Lassù, sulla tribuna del cielo dovem ne siamo certi, sei già seduta con la sciarpa al collo a gridare ‘Forza Selvatelle’“.
Fonte: ASD Selvatelle