Prorogata fino al 30 aprile 2024 l’ordinanza per vietare l’uso di strumenti di amplificazione sonora non autorizzati nelle aree pubbliche comprese nella “Zona A” e nella “Zona B” del centro storico (individuate dal regolamento per le attività economiche nel settore alimentare).
Il provvedimento, nello specifico, dispone il divieto di fare uso di qualsiasi accessorio di amplificazione acustica (casse acustiche, altoparlanti, diffusori di musica, amplificatori, apparati radio, etc.) nonché di ogni altro dispositivo idoneo a produrre emissioni sonore tali da arrecare disturbo alle persone. Per i trasgressori è previsto il pagamento di una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro, cui consegue il sequestro cautelare finalizzato alla confisca amministrativa degli strumenti e/o delle apparecchiature impiegate, ai sensi dell’art. 13 Legge 689/1981.
La misura, si legge nel testo dell’ordinanza, ha come obiettivo quello di “contemperare le esigenze di socializzazione, soprattutto quelle della popolazione giovanile, con la necessità di assicurare un’adeguata tutela della fascia di riposo notturna, della tranquillità delle persone, della salute pubblica (mediante divieto di emissioni sonore accentuate, anche in orario diurno), del rispetto del decoro urbano e della corretta convivenza tra coloro che vivono nelle aree maggiormente interessate dal fenomeno”, considerato che il problema “delle emissioni sonore disturbanti, prodotte dall’uso di amplificatori, casse acustiche e simili strumentazioni, attivati soprattutto in orario notturno, continua a presentarsi, specialmente nelle aree del centro storico cittadino dove di consuetudine si aggregano numerosi giovani”.