VICOPISANO. Per ricordare Francesco ogni anno c’è una cerimonia ufficiale, sempre molto partecipata, emozionante e coinvolgente.
“Si avvicina il 9 ottobre, un giorno particolare e importante per la nostra comunità. Ricordiamo Francesco Vannozzi, figlio, fratello, amico, volontario. Una parte bella di noi…“, comincia così il post pubblicato sulla pagina Facebook del comune di Vicopisano.
Tredici anni fa, il 9 ottobre del 2010, alle 9:45 locali, nel distretto di Gulistan, in Afghanistan, un ordigno esplode al passaggio di un convoglio militare italiano facendo saltare in aria un Lince che scortava una colonna di camion. Muoiono in questo terribile attentato quattro militari italiani, in missione di pace. Fra questi Francesco Vannozzi, cittadino di Vicopisano, 1° Caporal maggiore scelto del 7° Reggimento Alpini di stanza a Belluno. Aveva solo 26 anni, ma si era già distinto in numerose, e complesse, missioni di pace all’estero.
“Era impegnato nel volontariato nel nostro territorio – ricorda il Sindaco, Matteo Ferrucci – soprattutto nel servizio antincendio sul Monte Pisano. Proprio questo suo spirito di servizio, questo suo spendersi per gli altri lo avevano spinto ad arruolarsi negli Alpini e a continuare a fare del bene, anche al di fuori dei confini nazionali. Come abbiamo spesso ascoltato in questi anni, durante le commemorazioni di Francesco, per gli alpini la morte non è una separazione definitiva, ma è un ‘andare avanti’. Allungare il passo su uno dei sentieri e scomparire temporaneamente alla vista, ma restare in contatto fino a ritrovarsi sulla vetta dove si sono raccolti tutti gli altri compagni. Non è una immagine retorica, ma un comune sentire che apprendiamo dall’insegnamento della montagna“.
Per ricordare Francesco ogni anno c’è una cerimonia ufficiale, sempre molto partecipata, emozionante e coinvolgente, a cui il Sindaco Matteo Ferrucci e l’Amministrazione prendono parte, accanto alla famiglia.
“Lunedì 9 ottobre alle 10:30 ci incontreremo con il 7° Alpini di Belluno, con autorità militari, civili e religiose – aggiunge il Sindaco – prima al cimitero di San Giovanni alla Vena e poi di fronte alla stele dedicata a Francesco, nel giardino e nella strada che portano il suo nome. Ancora un grazie speciale, da parte mia e dell’Amministrazione, a Nilo, Lia e Sergio, a tutti i familiari, che, nella sofferenza, continuano a insegnarci la dignità del dolore e la nobiltà del ricordo“.