Oggi si celebra la Giornata Nazionale delle persone scomparse. Qui i dati dell’Associazione Penelope che si occupa di persone scomparse e due storie a Pisa e in Valdera
PISA. Si celebra oggi, domenica 12 dicembre, la Giornata Nazionale in memoria delle persone scomparse: in Italia dal 1974 al 2020 si sono registrati quasi mille casi, come rende noto l’Associazione Penelope che si occupa degli scomparsi.
Nel pisano, nel corso dei primi nove mesi del 2021, 33 sono state le denunce di scomparsa con 7 persone non ancora ritrovate. Tra i motivi di allontanamento principali, problemi economici, psichici, malattie neurodegenerative (soprattutto per gli anziani) e rapporti problematici con familiari o con il gruppo dei pari (come il bullismo nei casi di giovani).
Uno degli ultimi allontanamenti da Pisa è stato registrato poche settimane fa – segnalato anche dalla nostra redazione -: è il caso di Jean François Donnaoux che, invece di rientrare in Belgio con la famiglia arrivata per accompagnarlo, aveva fatto perdere le tracce di sé a tutti i suoi parenti.
Per celebrare la ricorrenza e dimostrare il suo supporto a tutte le famiglie degli scomparsi, il Comune di Pisa ha accesso una luce verde per illuminare il frontone delle Logge di Banchi come simbolo di speranza.
L’Associazione Penelope ha pubblicamente ringraziato il Comune di Pisa per il gesto di sensibilizzazione, invitando tutti i cittadini a fare lo stesso presso le loro case con l’accensione di una candela verde, chiedendo a tutti di inviare una foto di queste tramite canali social.
Nei primi anni 2000 si ricorda un caso anche in Valdera, nel comune di Peccioli: a scomparire una donna di nome Maria, insegnante d’inglese in pensione originaria di Piombino ma spesso a Peccioli, con il marito, per ritirare alcuni farmaci alla Farmacia Fabietti. Maria mostrava infatti alcuni problemi cognitivi: erano bastati pochi minuti da sola in macchina per far sparire le sue tracce.
In quell’occasione furono mobilitate tutte le forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari della misericordia e privati cittadini. La donna venne fortunatamente ritrovata pochi giorni dopo, vicino al Torrente Roglio, disidratata ma in buone condizioni di salute: dopo pochi giorni di ricovero all’ospedale di Pontedera tornò finalmente a casa. M.C.
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