Sono circa il doppio, rispetto al 2019, gli interventi di protesi d’anca e ginocchio effettuati a Volterra.
Nel 2021, quando ancora gli effetti della pandemia si facevano sentire, si sono svolti ben 573 interventi (di cui 153 protesi da primo impianto ordinario anca e ginocchio) contro i 382 del 2019 (di cui 69 protesi da primo impianto ordinario anca e ginocchio) mentre nei primi tre mesi dell’anno in corso è già stata raggiunta la quota di 97 interventi di installazione protesi ordinarie di anca e ginocchio, tutti eseguiti con tecniche altamente innovative grazie alla chirurgia robotica e alle nuove frontiere dell’ingegneria biomedica, che ha aperto un nuovo capitolo negli impianti.
Si tratta della tecnica “journey xr”, cioè a conservazione completa dei legamenti crociati. Sono pochi, si contano sulle dita di una mano, i chirurghi in Italia ad effettuare questo tipo di intervento. Franco Carnesecchi, responsabile dell’ortopedia di Pontedera e Volterra, è uno di questi. Già noto per gli impianti di protesi d’anca per via anteriore, Carnesecchi e la sua equipe proseguono sulla strada dell’innovazione e attraverso la chirurgia navigata utilizzata sulla maggior parte dei pazienti.
L’approccio con tecniche innovative e mininvasive ha destato l’interesse della comunità medica. Nei giorni scorsi tre ortopedici visor hanno assistito agli interventi d’anca per via anteriore e a luglio è già programmata la presenza del professor Roberto De Sanctis, primario del CTO di Roma, e del suo aiuto.
Senza dimenticare i tre interventi di chirurgia vertebrale (cifoplastica) eseguiti con la TAC intraoperatoria O Arm 2, una delle più innovative tecnologie diagnostiche, un sistema radiografico mobile progettato per pianificazione pre-intervento, imaging intraoperatorio e valutazione post-operatoria.
Il dottor Carnesecchi non limita la sua attività a Volterra ma, ogni 15 giorni, opera a Lucca con il robot Mako e a Pontedera con la chirurgia navigata.