Bomba d’acqua in provincia di Firenze. Resiste il fiume Ema. Straripano torrenti e fossi. A Bagno a Ripoli è caduta una massa d’acqua superiore a quella che cade di norma in un mese. Il sindaco Casini: “Danneggiate più di 100 abitazioni. Al momento sono una decina le abitazioni inagibili, però sono stime provvisorie, la conta dei danni è in corso”.
TOSCANA. Nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 agosto un violento nubifragio ha colpito in modo particolare Grassina e Antella, Bagno a Ripoli. Una tempesta d’acqua che ha portato in meno di un’ora alla piena del fiume Ema.
Per tutta la notte il sistema di protezione civile della Toscana ha lavorato senza sosta con operatori e volontari su centinaia di interventi e allagamenti. Anche le associazioni e i volontari della Valdera ha dato il loro contributo inviando mezzi e personale di supporto. La VAB di Ponsacco è partita stamattina, mercoledì 17 agosto. Presente a Bagno a Ripoli anche l’associazione Antincendio Boschivo P.A. di Santa Maria a Monte con un operatore del settore movimento terra.
Il sindaco di Bagno a Ripoli, Casini: “Un evento senza precedenti e con conseguenze significative, per fortuna senza danni a persone ma con molti problemi ad abitazioni, auto, strade e patrimonio comunale. Hanno per fortuna “retto” le casse di espansione di Capannuccia che hanno permesso di gestire la piena del torrente Ema evitando conseguenze più gravi alla frazione di Grassina. La portata di acqua dell’Ema è arrivata in soli 45 minuti da zero a livello di emergenza. Non hanno retto alcuni torrenti, fossi e borri minori che hanno causato i danni più gravi e su cui verificheremo eventuali responsabilità di privati ed Enti.”