VALDERA. É avvenuto il primo incontro tra Provincia, amministratori locali, dirigenti scolastici e dirigenti d’azienda di trasporto. Il tema di questo incontro è stato il rientro a scuola a Settembre.
All’incontro erano presenti il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, il Sindaco di Pontedera Franconi, il Sindaco Cecchini in veste di Presidente della conferenza educativa zona Valdera, il Sindaco Terreni come delegato della Valdera al TPL (Trasporto Pubblico Locale), i dirigenti delle scuole superiori pontederesi e i dirigenti dell’azienda di trasporto.
L’obbiettivo di questo incontro era quello di incontrarsi per capire congiuntamente le criticità della scuola in vista del rientro a settembre.
Il Presidente Angori ha voluto sottolineare l’importanza della concertazione tra Stato e Regione.
“La criticità principale emersa dall’incontro – afferma Arianna Cecchini, Sindaca di Capannoli – è stata quella degli spazi per gli studenti.” Infatti, i partecipanti all’incontro hanno individuato come soluzione quella di svolgere la maggior parte della didattica in presenza, quindi con una buona parte degli studenti in classe, e la restante a distanza tramite gli apparecchi tecnologici che abbiamo imparato a conoscere. In sostanza, la maggior parte degli studenti andrà a far lezione in classe mentre gli altri seguiranno da casa.
Durante l’incontro sono state discusse anche le modalità di trasporto per gli studenti che dovranno prendere i mezzi pubblici sia dalla Valdera che dal Valdarno per arrivare a scuola. Già precedentemente la redazione di VTrend aveva chiesto notizie ai rappresentanti comunali sul trasporto e di come potesse avvenire, nell’occasione ci fu risposto che si doveva ancora decidere e soprattutto l’ente preposto al servizio avrebbe dovuto dare alcune indicazioni sulle modalità da seguire.
Infine dall’incontro è fuoriuscito che sono iniziati già dei lavori, all’Itis Marconi, per la costruzione di prefabbricati che ospiteranno ulteriori classi. Il costo totale di questi lavori, già programmati prima a dell’arrivo del Coronavirus, è di 700mila euro.
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