La presidente Avis Boccardi: ” Un ringraziamento alla società Dream volley Pisa che veicola il messaggio solidale del dono del sangue a tutto il mondo dello sport”.
L’Associazione volontari italiani del sangue del comune di Pisa, lancia un messaggio di solidarietà in occasione della prossima Coppa campioni di Sitting volley femminile, la pallavolo paralimpica, giocata da atleti disabili e non, che si terrà a Pisa dal 27 al 30 marzo prossimi.
Come comunicato alla redazione da Avis Pisa, presso gli impianti sportivi dei Passi, il vicepresidente Avis Pisa Andrea Bianchi, alla presenza del delegato Fipav Fabrizio Bigazzi, ha consegnato alla capitana della compagine sitting della società Dream volley Eva Ceccatelli, le magliette-ricordo che verranno utilizzate nelle varie occasioni che si alterneranno durante il campionato.
Durante la consegna è stato portato il saluto dell’assessora allo Sport Frida Scarpa, che a causa di inderogabili impegni istituzionali non è potuta essere presente di persona.
“Si consolida oggi un rapporto di collaborazione che vede la promozione del dono anche in ambito sportivo – afferma la presidente Avis Barbara Boccardi – ringrazio il nostro donatore che si è adoperato per l’iniziativa e soprattutto la società Dream volley Pisa per farsi tramite dell’importante messaggio del dono del sangue, un gesto semplice e gratuito che trova nell’ambiente sportivo un prezioso alleato.”
Boccardi prosegue sul tema affermando che: “una vita sana e senza comportamenti a rischio è uno dei pochi ma fondamentali requisiti, insieme alla maggiore età ed al peso non inferiore ai 50 chili, per poter donare sangue e contribuire in maniera determinante a garantire le scorte e a sopperire alle emergenze che il centro trasfusionale Aoup deve affrontare.”
“Siamo inoltre orgogliosi di portare un piccolo contributo di solidarietà a un così significativo evento sportivo, per una disciplina che può essere intrapresa da atlete disabili e non; un modo per abbattere le barriere sociali e per dare un segnale forte di inclusione. Questi sono gli stessi valori e principi che stanno alla base del dono del sangue, un gesto che per definizione non guarda ad alcun tipo di discriminazione” conclude.