Sono circa 100 gli operatori sanitari nella USL Toscana nord-ovest che non si sono ancora immunizzati.
L’Azienda sta inviando agli operatori sanitari che per loro scelta non hanno ancora ricevuto il vaccino, un atto di accertamento che determinerà la loro sospensione per inosservanza dell’obbligo vaccinale.
Per tutti gli operatori che proseguiranno nella loro scelta di non vaccinarsi, la sospensione dal lavoro avrà quindi effetto immediato ed è stabilita dall’attuale normativa fino al 31 dicembre 2021. Per coloro che hanno risposto ai solleciti sono invece in corso le verifiche della documentazione trasmessa da parte dell’Asl per valutare i motivi addotti in merito alla mancata vaccinazione.
“Il personale che sta per ricevere questo atto di accertamento – spiega il direttore sanitario aziendale Luca Lavazza – può sanare in qualsiasi momento la propria posizione e interrompere la sospensione vaccinandosi direttamente, approfittando anche dell’accesso libero che viene garantito da lunedì scorso in tutti gli hub del nostro territorio aziendale”.
“L’organizzazione aziendale – prosegue il dottor Lavazza –  metterà in atto tutte le azioni possibili per il reclutamento del personale con forma a tempo determinato e, qualora non fosse sufficiente, considerata anche la generale carenza di figure professionali in particolare per le specialità mediche, sarà necessario ricorrere alla rimodulazione temporanea dell’attività ”.
E’ importante evidenziare che la comunicazione di accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale è stata inviata dall’Asl Toscana nord-ovest, con posta certificata, non solo ai propri dipendenti, ma complessivamente a circa 1.400 operatori della sanità che risiedono sul territorio aziendale e che lavorano in aziende sanitarie pubbliche e private (anche di altri territori).
L’obbligo alla vaccinazione imposto per legge a livello nazionale a tutto il personale sanitario ha lo scopo di salvaguardare la sicurezza dei servizi che tutelano la salute di tutti i cittadini (decreto-legge 44/21).