Previste 12 sospensioni nell’ambito di Pisa (7 infermieri, 2 medici, 3 tecnici sanitari).
L’Azienda fa sapere che in questi giorni verrà recapitato per pec o per raccomandata con ricevuta di ritorno un atto di accertamento che determinerà la sospensione immediata per inosservanza all’obbligo vaccinale per 99 operatori sanitari.
Si tratta di 58 infermieri, 17 medici, 3 ostetriche, 2 veterinari e 19 tecnici sanitari.
Per quanto riguarda i territori:
- 38 operatori lavorano nell’ambito territoriale di Livorno (24 infermieri, 8 medici, 1 ostetrica, 1 veterinario e 4 tecnici sanitari);
- 22 operano nell’ambito di Massa Carrara (10 infermieri, 5 medici, 2 ostetriche, 1 veterinario e 4 tecnici sanitari);
- 15 nell’ambito di Lucca (7 infermieri, 2 medici e 6 tecnici sanitari);
- 12 nell’ambito di Pisa (7 infermieri, 2 medici, 3 tecnici sanitari);
- 12 anche nell’ambito della Versilia (10 infermieri e 2 tecnici sanitari).
I dati (solo numerici per tutelare la privacy del personale interessato) sono comunque in continuo movimento perché risulta, ad esempio, che alcuni di questi 99 operatori nelle ultime ore si siano vaccinati interrompendo così la procedura di sospensione, una conseguenza obbligata dell’attuazione dal decreto legge 44/21.
Infatti, per tutti gli operatori che proseguiranno nella loro scelta di non vaccinarsi la sospensione dal lavoro avrà effetto immediato ed è stabilita dall’attuale normativa fino al 31 dicembre 2021.
La situazione nei singoli territori è stata comunicata alle organizzazioni sindacali, che sono sempre state informate delle varie fasi del percorso, in un’ottica di trasparenza e di collaborazione, data la complessità e le peculiarità della procedura in atto, indicata dal legislatore.
La comunicazione di accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale è stata inviata dall’Usl Toscana nord-ovest non solo ai propri dipendenti, ma complessivamente a circa 1.400 operatori della sanità che risiedono sul territorio aziendale e che lavorano in aziende sanitarie pubbliche e private.
Per coloro che hanno risposto ai solleciti sono tuttora in corso da parte dell’Asl le verifiche della documentazione trasmessa per valutare i motivi addotti in merito alla mancata vaccinazione.