Eletti i nuovi direttori e direttrici di dipartimento, sette sono donne. Entreranno in carica il 1° novembre per il quadriennio 2024-2028.
Cresce la presenza femminile ai vertici dell’Università di Pisa con sette donne appena elette a capo dei dipartimenti nell’ultima tornata elettorale conclusa lo scorso giugno. Di seguito l’elenco completo dei direttori e delle direttrici che entreranno in carica il 1° novembre per il quadriennio 2024-2028:
Biologia Antonella Del Corso
Civiltà e forme del sapere Sonia Maffei
Economia e management Mariacristina Bonti
Farmacia Vincenzo Calderone
Filologia, letterature e linguistica Alessandro Lenci
Fisica Chiara M.A. Roda
Giurisprudenza Eleonora Sirsi
Informatica Paolo M. Mancarella
Ingegneria civile e industriale Luca Romoli
Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni Renato Iannelli
Ingegneria dell’informazione Sergio Saponara
Medicina clinica e sperimentale Maurizia R. Brunetto
Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia Duccio Volterrani
Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali Cristina Nali
Scienze della terra Giovanni Zanchetta
Scienze politiche Andrea Borghini
Scienze veterinarie Vincenzo Miragliotta
Le elezioni hanno riguardato 17 dipartimenti su 20, quindi tutti tranne Chimica e Chimica Industriale, Matematica, Patologia Chirurgica, Medica Molecolare e dell’Area Critica dove stanno svolgendo il proprio mandato rispettivamente Fabio Bellina, Giovanni Gaiffi e Grazia Chiellini.
“Sino al 2019 nei 20 dipartimenti del nostro Ateneo c’era una sola direttrice, nel 2023 ce n’erano tre, con l’ultima tornata elettorale appena trascorsa siamo arrivati ad otto – ha commentato il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi – è un segnale positivo nel viaggio verso la parità che ci vede impegnati come Ateneo nel promuovere le carriere femminili e a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, un esempio recente in questo senso è stato lo stanziamento di 120mila euro per favorire la ripresa dell’attività di ricerca dopo la pausa obbligatoria per la maternità. Si tratta in sostanza di attuare misure e politiche per contrastare quel fenomeno che in letteratura viene definito leaky pipeline ovvero “il tubo che perde”, un’immagine che sta a identificare la progressiva dispersione delle donne man mano che ci si avvicina alle posizioni apicali. Questa elezione segna dunque un passo importante nella giusta direzione”. Fonte: www.unipi.it