Jamiolkowski si è occupato per 11 anni della Torre, riuscendo a diminuire lo strapiombo della settima cornice di 460 millimetri. Per questo l’ingegnere ricevette la cittadinanza onoraria.
Ieri, sabato 16 dicembre, all’interno del Museo dell’Opera del Duomo, l’Opera Primaziale pisana, ha svelato una targa in ricordo del professor Michele Jamiolkowski, l’ingegnere polacco naturalizzato italiano recentemente scomparso che per undici anni è stato a capo del Comitato internazionale per la salvaguardia della Torre di Pisa.
Il nome del professor Jamiolkowski è associato a un risultato da molti ritenuto incredibile: dal 1990 al 2001 riuscì a ridurre l’inclinazione del campanile di circa 1.900 arcosecondi, corrispondenti a una diminuzione dello strapiombo della settima cornice rispetto al piano di fondazione di ben 460 millimetri. Un risultato che non si vedeva fin dai primi anni dell’Ottocento. Grazie al suo impegno per la salvaguarda della Torre, Michele Jamiolkowski venne premiato dal Comune di Pisa con la cittadinanza onoraria nel 2001.
Come riporta la stampa locale, la giornata di ieri organizzata dall’Opera Primaziale, nell’ambito delle celebrazioni dell’850simo anniversario della posa della prima pietra della Torre di Pisa, ha visto porre la targa commemorativa nel chiostro del Museo dell’Opera del Duomo.
La stabilizzazione della Torre è stata una vera e propria sfida per l’ingegneria geotecnica. Si ricordano interventi molto rischiosi come la notte tra l’8 e il 9 settembre 1995, quando, a seguito dell’immissione dell’azoto liquido nel terreno, la Torre iniziò a inclinarsi pericolosamente.