La mostra sarà inaugurata sabato 1 giugno alle 17 all’ex Cinema Tirreno a Castelnuovo Val di Cecina e sarà visitabile fino al 15 settembre.
“Oltre un secolo di perforazioni” è il titolo della mostra fotografica, allestita dal Circolo fotografico ‘Il Chiassino’ in collaborazione con Enel Green Power, per ripercorrere un viaggio attraverso la storia delle perforazioni per la ricerca del vapore a Larderello e nelle altre aree geotermiche toscane, partendo dal primato mondiale per la prima applicazione fino agli sviluppi recenti.
La mostra, che sarà inaugurata sabato 1° giugno alle ore 17:00 presso l’ex cinema Tirreno in piazza Matteotti a Castelnuovo Val di Cecina, rimarrà visitabile fino al 15 settembre 2024: essa presenta una selezione delle fotografie più rappresentative delle diverse fasi del processo di perforazione, da quelle più antiche fino alle attuali.
La visita è quindi un’occasione unica per conoscere la storia, visualizzare le tecnologie e riconoscere le persone che hanno contribuito con il proprio ingegno e con operoso impegno a dare vita a un modello tecnologico oggi esportato in tutto il mondo, favorendo così lo sviluppo sostenibile della geotermia per la produzione di energia elettrica con i fluidi endogeni che costituiscono una risorsa pulita e rinnovabile, unica nel suo genere, che ha avuto le sue prime applicazioni in Italia e che oggi rappresenta il 34% del fabbisogno energetico della Toscana.
Da sempre, questi risultati rendono orgogliosi gli abitanti dei Comuni Geotermici consapevoli di contribuire, con il proprio lavoro, a promuoverne la crescita sostenibile, l’abbattimento della CO2 nell’atmosfera del pianeta Terra, risparmiando anche sull’acquisto di combustibili fossili grazie ai teleriscaldamenti geotermici. È, dunque, anche grazie alle capacità dei “lagonai” e dei “perforatori” se questi territori possono fregiarsi di possedere almeno tre primati assoluti mondiali: il distretto Geotermico più antico del pianeta che abbraccia le provincie di Pisa, Siena e Grosseto; la centrale geotermoelettrica di Valle Secolo, a Larderello, che è la più grande d’ Europa; il primo foro del pianeta, denominato “Sasso 23”, ad aver superato i tremila metri di profondità già nell’anno 1973.
La mostra, quindi, è un’occasione unica per avvicinarsi a una storia che, se raccontata anche senza enfatizzazioni, è già entrata nella leggenda.