Un disegno è stato consegnato da una bambina al Posto di Coordinamento AIB presente sull’incendio di Massarosa, con la parola “GRAZIE”.
Non siamo angeli, non siamo eroi, ma queste sono le ricompense più belle per chi con passione e dedizione, sottrae a sé stesso e alla propria famiglia tempo libero o impiega le proprie ferie per difendere l’ambiente e i beni pubblici e della comunità.
A questo si aggiunge la consapevolezza di aver fermato il fuoco facendo tutto quanto umanamente possibile. Solo una grande passione e volontà di proteggere il bosco ti possono costringere ad indossare una tuta pesante, stivali e qualche chilo di attrezzatura e andare davanti al fuoco quando fuori ci sono 40 gradi.
E per queste persone il disegno di una bambina vale più di mille parole, perché dimostra la gratitudine di una comunità della quale tutti facciamo parte. Stiamo parlando di oltre 250 squadre, più di 600 uomini e donne che si sono avvicendati sull’incendio di Massarosa, e che costantemente, ogni giorno su tutto il territorio regionale, mettono gratuitamente a disposizione della collettività il loro tempo e il loro impegno.
Spengere gli incendi non è uno scherzo, e per farlo in modo efficace e sicuro questi uomini e donne si formano e si aggiornano ogni anno nei corsi del Centro Addestramento di Regione
Toscana, imparando tecniche innovative, lavorando poi sugli incendi fianco a fianco con gli operai e i tecnici degli Enti e con gli elicotteri messi a disposizione dalla Regione. Molti di loro hanno passato la notte sull’incendio di Massarosa per poi tornare al lavoro la mattina dopo, con l’unica ricompensa di un focolaio spento o un perimetro messo in sicurezza. Mentre i Vigili del Fuoco proteggevano le abitazioni, e qualcuna purtroppo è andata perduta a causa della violenza del fuoco, sono questi volontari che erano in prima linea per fermare le fiamme. Ogni incendio è una battaglia persa, nel momento in cui il fuoco sviluppa la sua forza distruttiva, ma sappiamo che il bilancio dell’incendio di Massarosa con i suoi 900 ettari bruciati e qualche casa distrutta, per quanto tragico, avrebbe potuto essere ben peggiore senza i volontari delle Associazioni riunite nel Coordinamento Regionale CVT, che raccoglie 13 Associazioni, 143 sezioni operative e 4000 volontari. La legge affida il compito di spengere gli incendi boschivi alle Regioni, e la Toscana ha realizzato una “Organizzazione Aib” che mette insieme Volontari, Operai, Tecnici in una struttura con compiti precisi, altamente professionale e specializzata nell’antincendio. Sappiamo che la siccità estrema e la mancata gestione dei boschi, vera risposta a lungo termine, ci porteranno in un futuro prossimo ad altre sfide sempre più difficili contro il fuoco. Tutto quello che chiediamo è di avere gli strumenti, le risorse e i mezzi per continuare ad affrontarle, mettendo a disposizione gratuitamente come sempre il nostro tempo e il nostro impegno. Un messaggio capolavoro a cura di: Coordinamento Volontari Antincendi Boschivi della Toscana www.cvt-aib.org COMUNICAZIONE Simone Cantagalli e Saverio Tozzi