Numerose le segnalazioni che hanno parlato di cielo viola da alcune zone della Toscana, anche in provincia di Pisa.
L’Aurora Boreale ha colorato il cielo dell’Italia ed è diventata visibile anche in provincia di Pisa nella serata di giovedì 10 ottobre. Uno spettacolo che incanta lo sguardo e che, soprattutto, incuriosisce. Sono tantissime le persone che hanno postato sui social le immagini di questo meraviglioso fenomeno atmosferico. Le foto, scattate da Matteo Pinetti su un aereo tra le 22:35 e le 22:55, mostrano l’Aurora Boreale sul cielo di Pisa.
Lo scorso venerdì 10 maggio, una tempesta magnetica solare ha attraversato la Terra, producendo effetti spettacolari in provincia di Pisa e in Valdera. Da Cascina (con Rete Meteo Amatori, ndr) fu possibile verificare i SAR, che non sono l’Aurora boreale, come erroneamente in molti avevano scritto. Quella sera avevamo assistito a una tempesta geomagnetica di classe G3 con indice Kp 7.6 I SAR, ovvero archi di luce rossa, sono un segno di energia termica che si disperde nell’atmosfera superiore dalla corrente ad anello della della Terra, un circuito a forma di ciambella che trasporta milioni di ampere intorno al pianeta.Terra, un circuito a forma di ciambella che trasporta milioni di ampere intorno al pianeta.
COME RIFERITO DA RETE METEO AMATORI A VTREND.IT, pare che anche quelle di ieri sera fossero SAR e non l’Aurora Boreale. Almeno per quanto riguarda le nostre latitudini.
Che cos’è l’aurora boreale e come si forma
Come si legge sul sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche: L’aurora è il risultato della collisione tra particelle cariche rilasciate dal Sole e particelle gassose nell’atmosfera terrestre. L’energia viene generata dal Sole attraverso il vento solare, un flusso di particelle cariche, (principalmente protoni ed elettroni) emesso in tutte le direzioni. Le particelle cariche fluiscono verso la terra ma sono in gran parte deviate dal campo magnetico terrestre. A fare da barriera al vento solare è la magnetosfera, regione dello spazio controllata dal campo magnetico della Terra, contro cui il vento si imbatte e che distorce in una forma simile alla coda di cometa. Nella parte della atmosfera terrestre, detta termosfera (da 50-70km a fino a 450 km di altezza dal suolo), vi è la ionosfera, caratterizzata dalla presenza di un grandissimo numero di particelle dotate di cariche elettriche (ioni) prodotte dalle radiazioni X ed ultraviolette del Sole e dai raggi cosmici. Infine, nello strato più interno (stratosfera, mesosfera), la Terra è circondata da un’atmosfera gassosa, via via sempre più rarefatta, formata da un miscuglio di gas (azoto, ossigeno, anidride carbonica, gas rari ecc.) che si mantiene omogeneo fino a circa 80-100 km dal suolo. Per via della particolare geometria del campo magnetico terrestre, la carica di elettroni del Sole viene indirizzata verso i due poli magnetici della Terra, il Polo Nord e il Polo Sud, ove il campo magnetico terrestre è più debole consentendo ad alcune particelle di passare. Le particelle del vento solare che penetrano nella magnetosfera attraverso le zone polari migrano progressivamente verso lo strato neutro all’interno della magnetosfera producendo delle potenti correnti elettriche. L’area in cui le particelle colpiscono l’atmosfera è detta “ovale aurorale” per via della sua forma ad anello centrata intorno al polo magnetico (spostato di circa 11º rispetto dal polo geografico). In casi di particolare attività del Sole, quando questo afflusso di energia è relativamente grande, la magnetosfera perde il suo equilibrio. Per diventare di nuovo stabile, l’energia in eccesso viene rilasciata improvvisamente, e in gran parte accelera gli elettroni che riescono così a raggiungere gli strati più bassi dell’alta atmosfera, intorno ai 100km (esosfera, termosfera). Gli elettroni accelerati sono come dei proiettili carichi di energia che vanno a colpire gli atomi o le molecole di gas costituente l’atmosfera, principalmente ossigeno e azoto, trasferendogli energia. Questa energia in eccesso accumulata viene riemessa dal gas per ritornare al suo stato normale in forma di radiazione. Se l’energia è sufficiente, l’ossigeno e l’azoto possono emettere luce nel campo del visibile, dando origine all’aurora. Fonte: articomostra.cnr.it