La truffa del curriculum è un fenomeno in crescita che sfrutta la vulnerabilità di chi cerca lavoro, un momento in cui la speranza e l’urgenza possono facilmente offuscare il buon senso. È fondamentale mantenere un atteggiamento critico e diffidente verso le offerte che sembrano troppo vantaggiose.
Negli ultimi mesi, è emersa una nuova truffa telefonica che ha preso piede in Italia, mettendo a rischio soprattutto le persone in cerca di occupazione. Si tratta della cosiddetta “truffa del curriculum”, una pratica ingannevole che sfrutta l’urgenza e la speranza di chi cerca lavoro per ottenere informazioni personali o, peggio, denaro.
Come funziona
Il modus operandi dei truffatori è sempre lo stesso: ricevono una candidatura per un’offerta di lavoro online o tramite portali specializzati e, dopo una prima valutazione del curriculum, contattano telefonicamente il malcapitato. Inizialmente, si presentano come responsabili delle risorse umane di grandi aziende e offrono opportunità lavorative allettanti. L’incontro telefonico viene poi utilizzato per raccogliere dati sensibili o per convincere la persona a pagare una somma per corsi di formazione, materiali da acquistare, o altre spese inesistenti.
Questa truffa si basa sulla manipolazione psicologica: i truffatori giocano sulle speranze delle vittime, facendo leva sul desiderio di ottenere un posto di lavoro stabile, e sull’urgenza di rispondere a offerte di lavoro che sembrano troppo buone per essere vere.
Il più delle volte, la richiesta riguarda il pagamento di una somma per avviare il processo di selezione o per “accedere” a un corso di formazione obbligatorio. In alcuni casi, i truffatori chiedono anche informazioni sensibili come il numero di conto bancario o il codice fiscale, che possono poi utilizzare per altre attività fraudolente, come il furto d’identità.
Altri truffatori, invece, potrebbero chiedere di inviare documenti sensibili, come fotocopie di carte di identità o bollette, sotto il pretesto di verificare l’identità del candidato. In entrambi i casi, l’obiettivo è ottenere denaro o dati utili per compiere frodi successive.
Come proteggersi
- Diffidare delle offerte troppo allettanti: se l’offerta sembra troppo buona per essere vera, probabilmente lo è. Le aziende serie non chiedono mai denaro per procedere con un colloquio o una selezione
- Non fornire dati sensibili: nessuna azienda di selezione richiede informazioni personali come il numero di conto bancario via telefono. Evitare di condividere documenti identificativi senza una verifica della reale identità dell’interlocutore
- Verifica dell’offerta: prima di rispondere, è sempre bene fare una ricerca online sull’azienda che offre il lavoro. Controllare il sito web ufficiale e cercare recensioni su piattaforme di discussione per accertarsi della sua esistenza e reputazione
- Non seguire le istruzioni dei truffatori: Se ti chiedono di trasferire denaro per corsi di formazione o per l’accesso a lavori “urgenti”, non farlo. Nessuna azienda seria chiederà mai soldi in anticipo per assunzioni
- Segnala la truffa: se ti accorgi di essere stato vittima di una truffa telefonica, segnalalo alle autorità competenti come la Polizia Postale. È importante anche avvertire gli altri utenti per evitare che altre persone cadano nella stessa trappola