Tre uomini, due marocchini e un albanese, detenuti presso la Casa Circondariale Don Bosco di Pisa, sono stati rimpatriati perché ritenuti socialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
PISA – Nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno dell’immigrazione irregolare da parte della Questura di Pisa, nei giorni scorsi sono stati adottati due provvedimenti di espulsione emessi dal Prefetto di Pisa ed uno emesso dalla competente Autorità Giudiziaria, eseguiti con appositi provvedimenti del Questore di Pisa, nei confronti di tre cittadini stranieri detenuti presso la Casa Circondariale di Pisa “Don Bosco”, risultati irregolari sul territorio in seguito agli accertamenti di rito esperiti dal locale Ufficio Immigrazione della Questura.
Si tratta di due uomini di origine marocchina, uno condannato per gravi reati in materia di stupefacenti, l’atro per reati contro la persona e resistenza a pubblico ufficiale e di un cittadino di origine albanese, condannato per gravi reati di sfruttamento alla prostituzione.
I primi due, nella mattinata del 4 marzo e del 5 marzo 2024, all’atto della scarcerazione, sono stati accompagnati dagli agenti della Questura presso il C.P.R. di Milano e di Potenza, così come disposto con decreto di trattenimento del Questore di Pisa, in quanto considerati socialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, ove saranno trattenuti per il tempo necessario a consentire le operazioni di rimpatrio nel proprio Paese di origine.
Il cittadino albanese, invece, nella giornata del 6 marzo 2024 è stato prelevato dal carcere dagli agenti della Questura e accompagnato direttamente all’aeroporto Galileo Galilei di Pisa e imbarcato alle 18.40 su un volo diretto nel proprio Paese di origine.
Nella giornata di mercoledì 6 marzo 2024, inoltre, il personale della III Sezione Espulsioni dell’Ufficio Immigrazione, ha provveduto a denunciare alla competente Autorità Giudiziaria un cittadino di origine macedone, irregolare sul territorio nazionale, in quanto inottemperante alla misura alternativa al trattenimento dell’obbligo di firma disposta dal Questore di Pisa.