Il Console Onorario del Senegal al Sindaco Giannoni: “Grazie a nome della comunità senegalese per quello che sta facendo”.
“La ringrazio a nome di tutti per quello che ha fatto e sta facendo in questo momento di lutto che ha toccato la comunità senegalese”. Questa mattina il console onorario del Senegal a Livorno, Andrea Ermini ha iniziato con queste parole la telefonata istituzionale, ma anche molto concreta, che ha fatto al sindaco di Santa Croce sull’Arno, Roberto Giannoni.
“I senegalesi di Santa Croce hanno avuto parole positive e di apprezzamento per Lei e per il comune”. Giannoni colpito positivamente da queste parole ha risposto: “Mi fa piacere quanto mi dice, abbiamo cercato di fare quanto in nostro potere per i cittadini, spero che questi rapporti istituzionali nati in un frangente doloroso, in futuro possano essere consolidati anche attraverso un incontro istituzionale”.
Nella mattinata inoltre sono continuati gli accertamenti sull’immobile di via Turi dove si è sviluppato l’incendio domenica scorsa, a seguito della prescrizioni inoltrate ieri dai Vigili del Fuoco. E’ stato confermato che gli appartamenti sovrastanti e sottostanti sono stati dichiarati inagibili fino a che non verranno fatte le verifiche tecniche e gli eventuali lavori di ripristino. Una casa invece è stata dichiarata inutilizzabile in quanto l’accesso è a comune con le altre abitazioni.
Questo comporta che il numero della persone che rimangono temporaneamente fuori casa e a cui il Comune sta cercando una sistemazione sono 22, di questi 11 minori e 11 adulti, comprese le persone che vivevano nell’immobile posto sotto sequestro e quello dichiarato inagibile domenica dopo l’incendio.
Le persone presenti per quanto è stato possibile appurare da parte degli uffici comunali risultano tutte avere un regolare titolo per essere lì, tra proprietari e inquilini.
“Questa mattina – dice il sindaco Roberto Giannoni – abbiamo fatto una nuova riunione con i vari dirigenti dei settori coinvolti per capire come procedere e abbiamo deciso di rendere inaccessibili questi immobili, dove risiedono tutte queste persone nell’interesse della loro incolumità e di quella degli altri. Nella prossime ore verranno notificate la prime ordinanze ai diretti interessati. Noi intanto stiamo lavorando per sistemare tutti e non lasciare nessuno senza un alloggi. Una famiglia – come anticipato ieri – è ospitata nel pistoiese, un’altra, quella dell’immobile posto sotto sequestro giudiziario a Montecatini, dove sono arrivate le prime persone dimesse dall’ospedale, mentre alcuni sono ancora affidati al personale sanitario, ma la loro condizione non destano preoccupazione. Da ieri abbiamo cominciato a cercare una sistemazione anche per gli altri e penso che nel giro di poche ore chiuderemo questa procedura”.