Scattato il divieto di abbruciamenti e accensione fuochi in Toscana. 591 roghi in nove mesi nel 2022. L’invito di Coldiretti: rispettare le regole.
Agricoltori sentinella sul territorio, divieto di abbruciamenti e il rispetto di poche regole di comportamento da parte dei cittadini basterebbero per scongiurare un’altra estate di incendi forestali.
Nei primi nove mesi del 2022, anche a causa della straordinaria siccità, erano scoppiati 591 incendi che avevano devastato 2.247 ettari di bosco. Una cifra corrispondente a più del doppio rispetto alla media degli ultimi 7 anni, per un danno stimato di circa 3 milioni di euro. Lo riferisce Coldiretti Toscana, che ha poi parlato del divieto di accensione fuochi in tutta la regione, scattato a partire dal 1 luglio 2023. “La presenza degli agricoltori nei territori che sono stati investiti dal fuoco ha limitato i danni e permesso ai soccorsi di spegnere le fiamme più rapidamente. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – Laddove invece i terreni erano abbandonati le fiamme hanno trovato le condizioni ottimali, aiutate dal vento, per crescere e diventare ancora più pericoloso per la popolazione e per la nostra biodiversità. Il ruolo di sentinelle dei nostri agricoltori può crescere ancora. Sono il primo fronte – continua il Presidente – e possono fornire quella tempestività nelle segnalazioni e conoscenza del territorio che può fare la differenza nel salvare i nostri boschi ed evitare che le fiamme lambiscano gli abitati e si propaghino mettendo in pericolo la comunità”.
Coldiretti si rivolge anche alle imprese e ai cittadini a cui chiede di osservare scrupolosamente le regole e di segnalare qualsiasi focolaio al numero unico di Emergenza 112 o al Numero verde 800.425.425 della Sala operativa regionale antincendi boschivi, così da favorire un tempestivo intervento.
Il divieto, diramato dalla Regione Toscana, proibisce abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali e qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri o barbecue di abitazioni all’interno delle aree attrezzate. Il divieto sarà valido dal 1 luglio al 31 agosto in tutta la regione.
Per prevenire gli incendi, Coldiretti ha inoltre stilato un vademecum con una serie di regole. Evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse. Soprattutto nelle campagne – precisa Coldiretti Toscana – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e durante ogni sosta verificare che la marmitta dell’auto non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre – continua Coldiretti Toscana – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che possono esplodere a causa delle elevate temperature. Nel caso in cui venga avvistato un incendio non prendere iniziative, mantenersi sempre a favore di vento per non farsi accerchiare dalle fiamme e appena possibile informare le autorità responsabili tramite i numeri di emergenza. Dal momento che – conclude Coldiretti Toscana – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, è bene collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi, favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.