Intanto la comunità di Santa Maria a Monte resta sgomenta di fronte a questo drammatico episodio di violenza familiare.
È tornato a far parlare di sé Benedetto Ceraulo, 63 anni, il nome già tristemente noto alle cronache per l’omicidio di Maurizio Gucci nel 1995. Questa volta, l’ex ristoratore si è reso protagonista di un gesto di inaudita violenza contro il proprio figlio, Gaetano Ceraulo, 37 anni.
Martedì 23 aprile, in una casa della località Fontine a Santa Maria a Monte, una banale lite familiare per un graffio sull’auto, è degenerata in tragedia. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, Benedetto Ceraulo avrebbe esploso almeno tre colpi di pistola contro il figlio: uno alla spalla e due al volto, usando un’arma di piccolo calibro con la matricola abrasa. Subito dopo avrebbe rivolto l’arma contro se stesso, nel tentativo di togliersi la vita.
Gaetano, nonostante le gravissime ferite, è riuscito a fuggire dall’abitazione e a chiedere aiuto. Soccorso immediatamente, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico di ricostruzione facciale. Le sue condizioni sono stabili, ma non prive di complicazioni: un frammento di proiettile è ancora incastrato in una zona critica del suo corpo, e i medici stanno valutando se intervenire nuovamente.
Benedetto Ceraulo, invece, si trova ora in condizioni gravissime nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cisanello, piantonato dalle forze dell’ordine. La Procura di Pisa ha già formalizzato il suo arresto con le accuse di tentato omicidio aggravato dalla recidiva e detenzione di arma clandestina, anch’essa aggravata.
Dopo aver ottenuto la semilibertà nel 2017, Ceraulo si era trasferito in Toscana nel tentativo, almeno apparente, di ricostruirsi una vita lontano dagli orrori del passato.
A testimoniare il dramma personale e familiare vissuto in questi giorni, è lo stesso Gaetano, che ha scelto di affidare ai social il suo dolore e la sua speranza. In un nuovo toccante post su Facebook, ha scritto:
“Voglio ringraziarvi ancora per il supporto che mi avete dato. Il tempo scorre in modo strano in questi giorni, non ricordo se è successo ieri o l’altro ieri. Fisicamente mi sento abbastanza bene.. ho subito un intervento per la ricostruzione di una piccola parte del viso ed è andato tutto bene, purtroppo non è stato lo stesso per la rimozione del corpo estraneo che è ancora li.. in un punto particolare. I dottori stanno valutando se riprovare con altre operazioni, che mi spaventano (non ve lo nascondo), o lasciarlo li con i relativi rischi di infezione o spostamento comunque presenti. Su questa terra ho ancora una responsabilità nei confronti di Arturino che mi manca tantissimo, anche se è in ottime mani. Nell’aldilà c’è il mio amore grande Axel che mi aspetta con tutto il suo pelo e la sua maestosa bellezza! (avete mai abbracciato una nuvola?! Se si capirete la dolcezza che proverò quando sarà il momento) Quello che il destino deciderà di riservarmiaccetterò, siamo umani, la paura è tanta non lo nascondo.. ma come me ci sono tante persone qui che si affidano alle mani dei dottori esperti che fanno il possibile e a volte l’impossibile per aiutarci. Non solo con le operazioni complicate ma anche stringendoti la mano o accarezzandoti la gamba quando la forza e il coraggio vengono meno.. Un abbraccio grandissimo a tutti. Adesso credo che la cosa migliore da fare sia stare tranquillo e positivo. non è facile, la paura è una brutta bestia e dobbiamo sempre combatterla.. Altrimenti non è più vita“.
Parole cariche di emozione, quelle di Gaetano, che raccontano non solo il dolore fisico, ma anche il profondo turbamento interiore di chi si trova improvvisamente a fare i conti con una ferita non solo del corpo, ma dell’anima.