PISA. Il Comune di Pisa ha rinviato la rata della tassa sui rifiuti. Intanto monta la protesta delle partite Iva.
“Un altro inutile rinvio che non fa altro che posticipare i problemi – afferma Apit Italia -”. Forte insoddisfazione delle partite Iva in seguito alla decisione del Consiglio Comunale pisano di rimandare dal 30 aprile al 30 settembre la scadenza della prima rata di riscossione della tassa sui rifiuti.
“Siamo al paradosso, dopo 5 mesi in cui le attività sono rimaste chiuse, il Comune ha il coraggio di chiedere di essere pagato per il servizio di raccolta rifiuti che le attività non hanno usufruito”, scrive l’Associazione Partite Iva del Territorio Italia.
“Ci chiedono di pagare la tassa sui rifiuti per tutti questi mesi che siamo stati chiusi, è inaccettabile! – grida Raffaele Saviano, segretario nazionale di Apit Italia -. Questa è un’altra dimostrazione che la politica è distaccata dalla realtà. Mentre le istituzioni perdono tempo e rinviano scadenze, le attività stanno rischiano la loro sopravvivenza e si aspettano decisioni concrete e immediate, non infiniti giochi di poltrone.”