Per gli esercizi commerciali e gli ambulanti, dal 31 marzo, è scaduta l’esenzione del canone del suolo pubblico e il Comune di Pontedera ha deciso di non prorogare la gratuità ma applicare uno sconto (dal 30% al 60%) sul canone. L’associazione de “Le Partite Iva Italia” esprime parole dure contro i Comuni della Valdera: “Ancora una volta le istituzioni lasciano da sole le imprese del territorio”.
PONTEDERA. “Ponsacco, Palaia e Capannoli hanno prorogato l’esenzione del canone, mentre il Comune di Pontedera si è limitato a un piccolo sconto. Siamo molto delusi dalla decisione dell’amministrazione – spiega Raffaele Saviano delle Partite Iva Italia -. Da due anni le imprese del territorio stanno vivendo periodi di difficoltà dovuti a ricavi ridotti al minimo e all’impennata dei costi. Le restrizioni dovute alla pandemia, il rincaro bollette e le crisi geopolitiche hanno messo in ginocchio il tessuto commerciale del territorio. Per governare bene bisogna avere gli occhi aperti, avere il paraocchi non aiuta”.
Le Partite Iva chiedono a tutte le amministrazioni della Valdera di intervenire concretamente in aiuto degli imprenditori: “Le attività di ristorazione e somministrazioni sono il motore delle città, senza di esse sarebbe il vuoto”, esordisce Federica Barabotti, responsabile Valdera di Partite Iva Italia. “In questi due anni duri, che ancora persistono, le amministrazioni devono venire incontro a queste attività che faticano a restare aperte e prorogare la gratuita del canone sul suolo pubblico sarebbe un forte segnale. Molti comuni della Valdera e della Toscana lo hanno fatto, spero che anche il comune di Pontedera faccia altrettanto”, conclude Barabotti.
Sul caso anche Gervasi Massimo, vicepresidente dell”Associazione: “I sindaci abbiamo il coraggio di giustificare le loro azioni. Causa dei deficit della maggior parte delle amministrazioni comunali sono da ricercare ad una pessima ed incapace gestione. Gli imprenditori non possono continuare a pagare anche per le loro colpe”.