CAPANNOLI. Le dichiarazioni di Giovanni Volpi di Sinistra Italiana.
“Ho partecipato, come componente della delegazione di Sinistra Italiana, agli incontri che hanno portato alla formazione di una coalizione di centrosinistra a sostegno della candidatura di Barbara Cionini a sindaca di Capannoli. – spiega Volpi – Mi sono reso compiutamente che la narrazione pubblica fatta da Arianna Cecchini, supportata dall’Assessora Regionale Alessandra Nardini, sulle ragioni della ‘rottura’ con il PD e alleati, indicate in un ‘tradimento’, un ‘inganno’, in un complotto dunque, architettato contro di lei, questi motivi, dicevo, non trovano riscontro nella realtà dei fatti“.
“Già nel 2019 la sindaca aveva tagliato ogni rapporto con i partiti di centrosinistra che fino ad allora avevano governato il comune insieme con il partito di maggioranza, nello stesso tempo aveva imposto al suo partito una lista ‘ad personam’. – continua Volpi – Per l’intera legislatura, quindi, si è mossa in totale autonomia, senza alcun confronto di idee con la sua comunità politica, senza alcun coinvolgimento nelle scelte, rilevanti o meno che fossero. Di fatto, ha fatto il vuoto intorno a sé e ai suoi fedelissimi, mettendo in pratica il modello politico della ‘donna sola al comando’, tanto apprezzato dalle destre di ogni tipo“.
“I rapporti con il suo partito apparivano deteriorati da tempo: difficile non ne avesse preso atto, ma, invece di cercare di ricucire lo strappo, di ricomporre l’infranto, è andata avanti per la sua strada: – sottolinea Volpi – senza alcuna consultazione, senza alcun mandato ricevuto da assemblee democraticamente elette, si è autocandidata alla guida del Comune per la terza volta!“.
“Questa forzatura, questo clamoroso errore politico, è intervenuto proprio nel momento in cui il percorso, impegnativo e complesso, di formazione di una nuova coalizione di centrosinistra era giunto al termine, segnando una netta discontinuità con l’esperienza precedente, – continua Volpi – nei termini di una maggiore partecipazione ed inclusione”.
“È evidente che aveva già deciso di candidarsi in ogni caso, con o senza l’appoggio del partito. Appoggio che però fino all’ultimo, per legittimarsi, ha cercato, tramite cavilli formali, cercando nello stesso una sponda perfino nella segreteria provinciale di Sinistra Italiana. – conclude Volpi – Dobbiamo chiederci, a questo punto, se questa modalità di concepire e praticare la politica, diciamo ‘molto personale’, al di là dei risultati ‘concreti’, tutti da verificare, possa essere proposto come un valido modello per i cittadini e per le giovani generazioni“. Fonte: Comunicato stampa Giovanni Volpi
