Speciale VTrend, elezioni a Peccioli: alcune domande al candidato Renzo Macelloni.
PECCIOLI. La data delle elezioni amministrative, dell’8 e 9 giugno, si avvicina sempre di più. Così VTrend ha deciso di riaprire la rubrica “Sindaco chi?” e porre alcune domande al candidato che si presenta alla guida di Peccioli, in questo caso il Sindaco uscente Renzo Macelloni, che ha da poco presentato la sua lista Peccioli Futura.
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In base a quali criteri ha formato la sua squadra?
“Chiudiamo questa legislatura avendo fatto più cose di quello che avevamo pensato. Abbiamo inserito nella lista ‘Peccioli futura’ persone nuove: è necessario mettere in campo volti nuovi, nuove energie. Trovare persone che hanno già esperienza nel settore o giovani disposti ad imparare non è facile. Quello che non dobbiamo dimenticare è che per amministrare un Comune dobbiamo imparare delle cose. Per farlo, ci vogliono delle skills che si apprendono in corso d’opera. L’idea è quella di allargare il cerchio a persone giovani per capire se in loro possa nascere una passione per la politica in senso lato e per la cosa pubblica, altrimenti rischiano di avvicinarsi alla politica persone che si avvicinano perché lo considerano un affare e non un servizio ai cittadini“.
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Cosa vuol dire essere l’unico candidato alla carica di Sindaco?
“Negli ultimi 30 anni, l’unico Comune in cui ci sono stati scontri importanti è stato Peccioli. Negli altri Comuni le cose sono andate abbastanza lisce. Questa volta lo scenario è diverso. Quello che sostengo è che in democrazia ci debba essere sempre una minoranza. Il fatto di essere rappresentati è un elemento di equilibrio. In questo caso, il mio compito e quello del mio gruppo è quello di avere più elementi di sensibilità in modo che chi non ha rappresentanza, non si senta escluso. Ci impegneremo per essere un’Amministrazione che, pur rimanendo all’interno del suo programma, mantiene forme di equilibrio. Sono disponibile a ascoltare, tutti devono sentirsi cittadini. Gli elementi di accoglienza e garanzia devono essere mantenuti: non è che tutti devono essere d’accordo con noi, ma l’Amministratore comunale deve portare avanti due progetti. Uno di parte e dall’altro rappresenta lo Stato ed è un elemento di garanzia per tutti. Quindi il nostro compito è di essere doppia valenza dell’Amministrazione”.
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Come si immagina Peccioli e le sue frazioni tra cinque anni?
“Tra cinque anni lo immagino come un Comune con un Sindaco che rafforza e stabilizza i processi messi in corso, che rafforza il flusso turistico… Vogliamo mantenere e implementare il rispetto che ci siamo conquistati in giro per il mondo, continuando ad abbinare arte contemporanea e architettura al territorio. Continueremo ad avere il coraggio di governare ‘cose complesse’ come i rifiuti. Tra cinque anni avremo chiaro quello che già oggi abbiamo chiaro, ma in un centro che si rafforza e che in Toscana avrà un vantaggio competitivo che gli altri comuni recupereranno forse tra cinquant’anni. Il nostro centro storico si allarga a impianti sportivi, al plesso scolastico, alla piscina… Questo avviene potendosi permettere di raggiungere il nuovo plesso scolastico percorrendo la strada senza uno scalino e senza pendenza. E’ un centro che si allarga enormemente e abbiamo progetti che dobbiamo solo concludere“.
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Condivide l’idea che i Comuni della Valdera debbano avere una visione generale strategica? Qual è il futuro della Valdera?
“Sono convinto dal 1997 che i Comuni della zona, per la grandezza e la struttura che hanno, non reggano alle complessità attuali. Lo scopo di un’Amministrazione comunale è quello di organizzare servizi per i propri cittadini: quale è la dimensione ottimale per dare i migliori servizi ai cittadini? I confini comunali sono un limite oggettivo alla qualità dei servizi (trasporti, scuola, sport…). Dobbiamo avere la capacità di ragionare e capire come far crescere il territorio. Con Capannoli e Ponsacco, se i sindaci del PD vinceranno, potrebbe nascere un rapporto privilegiato per dare vita a nuovi progetti. Siamo un’asse centrale in Valdera e non abbiamo problemi che invece Pontedera ha e viceversa. Prima dobbiamo compattarci tra di noi e poi rivolgersi a Pontedera con delle idee. L’obiettivo di fondo è fare il salto di qualità: chiuse le urne, sono disposto a lavorare con chiunque abbia questa apertura mentale. Con chi invece pensa che l’unica soluzione sia il campanile, ho poco da condividere“.
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Discarica: un commento?
“Domenica, alla discarica, ci sono passate 850 persone. La settimana prima intorno a 800, quella ancora prima 1050 e così via. Questi dati parlano. È una rivoluzione copernicana. C’è ancora chi in Valdera prova ad abbinare discarica a avversaria del turismo. E’ l’esatto contrario. La discarica c’è perché serve (ricordo che qui, arrivano i rifiuti dei Comuni). Noi abbiamo uno degli impianti più importanti della Toscana ed è interamente pubblico. Oltretutto la portiamo a giro per il mondo come opera d’arte. Peccioli è l’unico esempio in Italia dove tutto quello che viene prodotto in termini di valore aggiunto ricade sui cittadini e su mezza Valdera. Quando realizziamo la piscina coperta, gli impianti sportivi e così via, lo facciamo per mezza Valdera con i nostri soldi. Peccioli è la soluzione del problema“.
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